Papaveri: tutto quello che ancora non sapevate…

I papaveri di colore le nostre pianure e le nostre colline a primavera e per molti sono solo piante erbacee infestanti che albergano lungo le strade ed i piccoli spazi verdi ancora inutilizzati dall’uomo.

In realtà, il papavero è un fiore dal maggiore utilizzo  e dalla diffusione in diverse specie adatta anche alla coltivazione in giardino.

Utilizzo 

Il papavero è conosciuto ed utilizzato sotto forma di infuso   per le sue proprietà sedanti e calmanti. Le dosi e le quantità necessarie per ottenere i risultati desiderati dipendono ovviamente  dal prodotto che troverete in commercio. E’ sempre bene verificare con medici competenti eventuali controindicazioni!

semi  hanno ottime proprietà benefiche come  regolare i valori di colesterolo, agire positivamente sulla salute delle nostre ossa e rallentare l’invecchiamento. 

Coltivazione

Quasi tutte le specie prediligono l’esposizione in pieno sole e, con ciò, anche terreni ben drenanti che sappiano “supportare” le annaffiature. I periodi di semina variano chiaramente in base alla tipologia di papavero che avete scelto per il vostro giardino ma in genere tra marzo e giugno tutti i tipi di semi vanno piantati (salvo diverse indicazioni).

L’rrizigazione del papavero dovrà essere comunque più abbondante durante la fioritura diminuendo d’intensità nel periodo di riposo vegetativo avendo cura di concimare ad inizio primavera.

Tipologie

Contrariamente a quanto si possa immaginare, nell’ambiente esistono quasi un centinaio di specie di papaveri che derivano da quelle principali:

Papavero roheas

Papavero roheas: chiamato anche rosolaccio, è il  classico che cresce spontaneamente sui prati europei  col fiorire della primavera. Il suo colore intenso annega i prati e si fa spazio tra i campi di grano. Inconfondibile! Da questa specie si sono “ricavate” altre minori di colori differenti come il sonniferum, l’argemone, il commutatum e altri.

Papavero islandese

Papavero islandese: è una particolare specie che arriva dal nord Europa e, per questo, ama climi freschi e terreni umidi. Le sottospecie si riconoscono per i colori molto fantasiosi e  si adattano perciò agli ornamenti da giardino.

Papavero alpinum: questa sottospecie risiede nei luoghi montani o laddove i climi più freschi ne consentono la crescita. Ideale per la coltivazione sono i giardini rustici o rocciosi che ne ricalcano l’ambiente naturale.

Papavero orientale: è un papavero perenne di origine caucasica e di durata perenne. Per questo è forse tra i più adatti alla coltivazione in giardino che ricoprirà con colori  e forme davvero affascinanti.

Papavero atlanticum: si tratta di un altro papavero perenne che, proprio per la sua provenienza, viene detto anche il papavero spagnolo o marocchino. Fiorisce verso fine primavera e predilige zone soleggiate.

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