Tarassaco, soffione, piscialetto: e voi come lo chiamate?
Nessun dubbio. Almeno una volta nella vita tutti abbiamo raccolto questo fiore da un prato ed soffiando via tutto, ci siamo immobilizzati ad ammirare il dolce danzare dei flosculi nel cielo. Nei prati, col nascer della primavera, i colori battagliano tra loro per prevalere e il tarassaco sfida la margherita per dominare la scena. Qualunque sia il fiore che preferiate, ogni persona, luogo, comunità, associa al tarassaco un nome diverso per via delle tante caratteristiche che possiede:
- il soffione già menzionato è figlio della sua caratteristica tipica sopra menzionata di cui gode la sua leggera palla bianca da “spolverare” nel cielo;
- il dente di leone deriva dalla forma delle sue foglie, molto simili a quelle di denti;
- piscialetto, il più curioso, sarebbe associato alle caratteristiche diuretiche derivate dal suo utilizzo erboristico/medicinale;
Habitat e caratteristiche
Non ci sarebbe bisogno di scriverlo ma, il Tarassaco è un fiore perenne che sboccia ogni primavera sui prati incolti o ai bordi delle strade. Come per ogni fiore spontaneo, preferisce climi temperati , zone soleggiate e, per questo in Italia si trova quasi ovunque finché le altitudini non cominciano a diventare eccessive. L’impollinazione avviene grazie agli insetti (api soprattutto) o al vento (impollinazione anemogama).

Proprietà del tarassaco
Il tarassaco ha benefici diuretici e depurativi se usato come fiore medicinale sotto forma di tisana ad esempio. Tenete però presente che può avere qualche effetto collaterale qualora si soffra di gastriti o ulcere quindi, come sempre consigliamo, fate riferimento al vostro medico o erborista di fiducia prima di assumere qualsiasi tipo di prodotto.
-Segnalazione di una nostra lettrice)
Dai boccioli chiusi del tarassaco è possibile ottenere un surrogato dei capperi, semplicemente lasciando i primi sotto sale per qualche giorno.