Tillandsia: la pianta che “depura” l’aria
Pensate che anni fa alcune piantine, vennero messe sulla trafficata Circonvallazione di Firenze e poi esaminate all’Università di Bologna. Dal test risultò che la Tillandsia è in grado di catturare, assorbire ed eliminare gran parte di agenti inquinanti.
E’ ovvio che in un appartamento, per avere un effetto efficacie, dovreste ricoprire una parete intera con questa pianta le cui radici non sempre si sviluppano nel terreno.
La Tillandsia è, anche per questo, non troppo facile da coltivare , soprattutto da annaffiare. La sua caratteristica primaria è quella di trarre umidità dai tricomi che, assorbono dall’esterno la stessa ed incanalano all’interno della pianta il nutrimento necessario.

Tecniche di annaffiatura e colturali
Ci si potrebbe chiedere come sia possibile annaffiare una pianta che non ha radici e che spesso pende con tutto il suo rigoglioso fogliame dall’alto senza avere come fonte di nutrimento la terra come le altre piante tradizionali.
Premettiamo che la Tillansia da appartamento che troverete in commercio, vi verrà probabilmente venduta dentro un vaso ma è bene conoscere comunque questo genere di piante.
La temperatura a cui dovete lasciarle dovrebbero assestarsi tra i 10 ed i 26° C circa , in condizioni di mezzombra.
Le annaffiature, come dicevamo possono essere effettuate in modi diversi come la vaporizzazione ad esempio, facendo attenzione a dosare le quantità d’acqua in base al periodo ( riscaldamento acceso o spento). Un’altra possibilità è quella di mettere una vaschetta d’acqua sotto la pianta o direttamente nel sotto vaso, in modo che questa evapori e dia nutrimento alla pianta.
Potete inoltre provare ad inumidire le radici ma non annaffiate gli strati di torba, sfango e quant’altro in cui sono immerse perché non è da lì che arriva il nutrimento.
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