Alberi da frutto: il nocciòlo

Pianta di origine asiatica, cresce in Italia, ma anche nel resto del mondo, fino ad 1300 m slm ed è particolarmente attraente per i suoi colori che restano vivi per quasi tutto l’anno. Se in primavera dona una fioritura bianca e splendente, nelle altre stagioni non perde quasi mai i colori di stagione, regalando splendidi ed ottimi frutti con l’arrivo di settembre.

Ideale anche come siepe il nocciòlo è una pianta rustica che non presenta troppe difficoltà per quanto riguarda la coltivazione, soprattutto per alcune tipologie meno delicate.

Coltivazione e cura

Il fatto che sia una pianta che spesso si trova allo stato selvatico tra i boschi, dimostra quanta facilità abbia il nocciòlo a crescere e fruttificare senza bisogno di troppe cure o attenzioni. Tuttavia, se decidete di piantarlo e coltivarlo in vaso o nel vostro spazio verde, sarà bene adeguarsi ad alcuni accorgimenti.

Innanzi tutto l’esposizione: è fondamentale cercare di riprodurre l’ambiente in cui il nocciòlo cresce per metterlo nelle condizioni migliori di crescita, collocandolo in una posizione di mezzombra come se fosse tra i boschi dove riceve soprattutto luce filtrante tra le altre piante. Il terreno dovrà, ovviamente, essere ben drenante, sempre umido e fertilizzato annualmente. Fondamentale è anche la potatura dei rami che va fatta eliminando  le parti secche e rovinate, avendo cura inoltre, di lasciare solo il tronco principale eliminando i polloni in eccesso che si riformano annualmente.

La raccolta delle nocciole

La raccolte dei frutti può essere fatta quando le nocciole sono completamente mature e cadono per terra o, in alternativa, è possibile scrollare un po’ l’albero per vedere se i frutti sono pronti per la raccolta. A questo punto è sempre bene farle seccare per qualche giorno prima di mangiarle o lavorarle. Le nocciole, oltre che buone e saporite, sono un frutto che, sin dall’antichità, ha rappresentato un pregio per chi lo coltivava e, inoltre, sono un frutto molto energetico per i suoi contenuti che si dividono in una grande percentuale di grassi mono insaturi (ottimi per rallentare l’invecchiamento e proteggerci dalle patologie cardiovascolari) ed il restante in zuccheri e proteine.

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