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La scarpetta di venere

La famiglia delle Orchidee riesce a stupirci ancora con questo splendido esemplare che, con le sue forme assomiglia tanto ad una scarpa o, per chi vuole vederla più dolcemente, ad una pantofola colorata.

Stiamo parlando del Paphiopedilium il cui nome non a caso, deriva dal greco Paphie più pedilion, cioè scarpetta di Venere o Sandalo di Afrodite.

E’ un tipo di orchidea che può dare molte soddisfazioni perché il fiore, una volta sbocciato, può durare molto tempo ma, proprio per questo richiede  molte più cure del normale.

Cura e coltivazione

La scarpetta di venere richiede temperature e ventilazione differenti in base alla sottospecie a cui appartiene per questo, al momento dell’acquisto, sarebbe bene capire di quale dei due gruppi fa parte per meglio coltivarla.

Per quanto riguarda le annaffiature la regola è quella classica che prevede che il terreno resti sempre un po’ umido per tutto l’arco dell’anno, sia in estate che in inverno. Per questo sarà necessario bagnare il terreno maggiormente  quando le temperature saliranno piuttosto che con il freddo.

La concimazione è una parte fondamentale nel processo di coltivazione di questo fiore poiché essa trae molto nutrimento dal terreno piuttosto che attraverso le foglie. Per questo motivo sarà fondamentale concimare a primavera e successivamente ad autunno, sospendendo le concimazioni negli altri periodi.

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