Piante e fiori da terrazzo: la lobelia

Chi ama decorare il balcone o il giardino con piante raffinate e profumate che producono fiori dalla tenue nuance, non può non apprezzare la Lobelia, una pianta ornamentale capace di integrarsi con discrezione in qualsiasi spazio valorizzandolo con eleganza, sviluppandosi in abbondanza ma senza infestarlo, con misura e in armonia con le altre piante.

Le caratteristiche della Lobelia

Questa pianta appartiene alla famiglia delle Campanulaceae, originaria dI Africa ed Asia, può essere annuale o sempreverde. Ha avuto ampia diffusione anche in Europa dove viene utilizzata come pianta ornamentale per esterni, è frequente vederla nei giardini, come bordura o cespuglio, ma è molto apprezzata anche nei vasi e nei cestini appesi su balconi e terrazzi. A fusto legnoso e foglie piccole e verdi, ha un’abbondante fioritura con fiori piccoli ma numerosi, di forme e colori differenti a seconda della specie (se ne contano circa 200), di colore bianco candido oppure nelle varie gradazioni del viola, dal lilla all’azzurro, o anche nelle diverse sfumature del rosa, fino al rosso acceso.

Come si coltiva

La lobelia è una pianta di facile sviluppo ed è molto semplice da riprodurre, può essere coltivata anche da chi non è esperto di giardinaggio. Ha bisogno di poche, semplici attenzioni:

– va collocata all’ombra o in una zona semi-ombreggiata perché la luce diretta può danneggiarla bruciando le foglie;

– l’innaffiatura deve essere regolare ma non abbondante in quanto i ristagni idrici possono far marcire le radici. E’ opportuno aggiungere all’acqua dei concimi liquidi per una fioritura rigogliosa;

– ai primi freddi è consigliabile ricoverarla in un luogo coperto, riparandola dal gelo e dalle forti piogge;

– predilige un terreno soffice e fertile al quale va aggiunta della sabbia e della corteccia sbriciolata che possono favorire il drenaggio evitando il ristagno idrico;

– la messa a dimora dei semi deve avvenire tra febbraio e marzo, sotto un sottile strato di terriccio mantenuto umido, ombreggiato e a temperatura costante (intorno ai 18° C). Una volta germinate, in primavera, le piantine possono essere messe a dimora nel terreno in una zona più soleggiata;

– in autunno i rami possono seccare a causa delle basse temperature, quindi è consigliabile potarla utilizzando attrezzi sterilizzati per evitare di veicolare attacchi di parassiti o infezioni.

Qualche curiosità

Il nome venne attribuito a questa pianta dal botanico e naturalista svedese Carlo Linneo, l’ideatore della classificazione scientifica delle varie specie, che decise di fare un omaggio a Mathias de l’Obel, conosciuto anche come Lobelio, un botanico fiammingo che esercitò alla corte di Giacomo I d’Inghilterra e pubblicò un’importante opera dove descrisse con minuzia più di 1500 specie di piante.

Come tutte le piante, anche la Lobelia ha delle proprietà medicamentose, i nativi americani ne fumavano le parti aeree per curare l’asma e la bronchite. Oggi, il principio attivo, la lobelina, è utilizzato per produrre farmaci che combattono le manifestazioni asmatiche e i disturbi dell’apparato respiratorio più in generale.

Alcune specie sono velenose, come la Lobelia siphilitica e la cardinalis, e possono avere un effetto tossico, anche se alcuni animali, come i colibrì e le api, sono molto attratti dagli invitanti colori dei suoi fiori. A causa di questa tossicità, è meglio comprarla solo per sé, nel linguaggio dei fiori, infatti, la Lobelia è diventata simbolo di disperazione e malevolenza, quindi non è la pianta più indicata per un omaggio floreale.

Articoli simili