Zamioculcas: la pianta di Padre Pio

Una delle piante d’appartamento che ha incontrato maggiore diffusione in minor tempo è la Zamioculcas. Introdotta in Occidente solo nel 1998,  in breve è stata adottata in moltissime case per via del suo aspetto considerato di design.Ha un aspetto alto e slanciato: in natura arriva a misurare fino ad un metro, ma in genere non supera i 60 o 70 centimetri di altezza. Ha delle belle foglie di colore verde scuro, di forma lanceolata, talmente lucide che si potrebbe pensare siano state trattate in modo artificiale. Alla base si possono formare dei polloni da cui nascono dei nuovi rami.

Oltre alla sua bellezza, un altro aspetto che fa apprezzare la Zamioculcas è la facilità di coltivazione. Originaria dell’Africa dell’Est, specie delle aree della Tanzania e del Madagascar, la Zamioculcas è abituata a climi dove si alternano periodi di siccità ad altri di piogge abbondanti. Questo l’ha resa molto robusta e resistente.

Coltivazione

La Zamioculcas ha bisogno davvero di pochissime cure per sopravvivere; anche se, se la desidera  bella e rigogliosa, è opportuno fare in modo che abbia tutto ciò di cui ha bisogno.

La Zamioculcas ama la luce, ma non i raggi diretti del sole, di conseguenza andrebbe messa in una zona della casa luminosa. Gradisce anche la semi-ombra, ma in tal caso produrrà meno foglie.

In estate può stare tranquillamente all’aperto se si vive in zone temperate: la sua temperatura ideale è di 18-20 gradi. Potrebbe soffrire quando la temperatura scende sotto ai 12 gradi; in inverno quindi è meglio ricoverarla in casa.

La Zamioculcas necessita di annaffiature costanti ma non abbondanti; il ristagno di acqua è ciò che teme maggiormente perché potrebbe farla marcire. Bisogna sempre garantirle un terriccio drenante, composto in parte da torba. In inverno può essere annaffiata anche una sola volta a settimana, e un po’ più spesso in estate. Il modo migliore per capire se ha bisogno di acqua o meno consiste nel saggiarne il terriccio. Se è umido, anche se la superficie è asciutta si può aspettare a procedere con l’innaffiatura., se invece il terreno è secco, la pianta va subito annaffiata.

Il rinvaso si effettua a primavera, ad anni alterni. Bisogna avere cura di liberare le radici da parti marcite o morte, e di coprire il vaso con un tessuto traspirante per i primi tempi, tenendo la pianta in una zona un po’ ombrosa.

La Zamioculcas può produrre fiori, ma è davvero  raro che lo faccia se vive in un appartamento. Si tratta di fiori di colore giallo simili alle calle, molto belli.

Consiglio del Vivaista


Ogni volta che annaffiate la vostra zamioculcas, ruotate di un quarto di giro ( circa 45°) il vaso per evitare che la pianta si pieghi da un solo lato. La pianta di Padre Pio ha infatti la tendenza a piegarsi verso la luce e, in questo modo, farete sì che possa restare dritta e bella.

Curiosità

La Zamioculcas è una pianta davvero curiosa perché all’inizio i botanici ebbero tante difficoltà a trovare la sua giusta classificazione. Oggi sappiamo che appartiene alla famiglia delle Araceae e il suo nome completo è Zamioculcas Zamiifolia, ed è l’unica specie appartenente al genere delle Zamioculcas.

Un altro nome con cui questa pianta è popolarmente nota è gemma di Zanzibar, mentre in Italia è spesso denominata anche pianta di Padre Pio. L’associazione tra la Zamioculcas e il santo di Pietrelcina nasce da una leggenda popolare che vuole che egli tenesse nella sua celletta una pianta di Zamioculcas. Probabilmente però questo non è vero, visto che all’epoca ancora questa pianta non era giunta in Italia (San Pio morì nel 1968). Forse l’associazione deriva dal fatto che la Zamioculcas a volte emette stille di lattice, che sembrano lacrime: le lacrime che padre Pio versa per i peccati dell’uomo.

Commenti: 1

  • #1Anna Maria (martedì, 27 febbraio 2018 15:58)Tutte le vostre informazioni fornite sono molto interessanti, da mettere in pratica, buona giornata

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