Orto botanico di Padova: la verde meraviglia

L’orto botanico di Padova, inserito nel 1997 tra i siti parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è il più antico orto botanico al mondo che, dalla fondazione avvenuta nel 1545, mantiene la sua sede originaria. La nascita dell’orto botanico nel periodo Medioevale, istituita per conto dell’Università di Padova, è legata alla necessità nel tempo di coltivare delle piante medicinali ad integrazione di quelle normalmente disponibili in natura: l’ateneo patavino è da sempre rinomato e riconosciuto per lo studio delle proprietà curative e farmacologiche delle erbe.
La sua storia, l’importanza e l’entità delle ricerche condotte nei secoli e la scoperta di numerosi principi attivi contenuti nelle piante, hanno reso nei secoli l’Orto Botanico di Padova un vero e proprio punto di riferimento per la medicina, la botanica, la chimica, l’ecologia e la farmacia. L’Orto Botanico di Padova è conosciuto ed apprezzato a livello internazionale per aver introdotto in Italia alcune piante ampiamente utilizzate in altri Paesi come il Ginko Biloba, la patata, il girasole, la magnolia ed il gelsomino.

Attualmente, seppur con diverse modifiche ed integrazioni effettuate negli anni, l’orto mantiene la sua forma originaria: si sviluppa su una superficie di 22.000 mq e contiene oltre 6.000 piante coltivate. Al suo interno ci sono una piscina per la coltivazione delle piante acquatiche  alimentata con acqua proveniente da una falda che si trova 300 metri sotto il livello della terra, un luogo di meditazione conosciuto come Hortus Conclusus e 4 macro sezioni, suddivise a loro volta in diversi spazi. Le 4 principali categorie di piante ospitate all’interno dell’orto botanico sono le insettivore, quelle medicinali, le piante rare, dei Colli Euganei e quelle introdotte a seguito di importanti scambi internazionali.
Oltre alle piante conosciute per i loro poteri medico/farmacologici, l’Orto Botanico di Padova ospita al suo interno anche alcuni alberi noti per la loro longevità come la palma di Goethe presente dal 1585, la prima acacia introdotta in Italia nel 1662, il Platano messo a dimora nel 1680, La Magnolia sempreverde del 1786 e il Ginko importato nel 1750 a cui il poeta tedesco Goethe dedicò uno scritto.

Una nuova estensione dell’orto botanico, il Giardino delle Biodiversità realizzato nel 2014, raccoglie più di 1300 tipi di piante provenienti da ogni angolo del Pianeta. Questo edificio a basso impatto ambientale rappresenta oggi una delle serre più evolute al mondo che viene alimentata da una vasca di raccolta delle acque piovane e da un pozzo artesiano collocato a quasi 300 metri di profondità. All’interno di questa serra tecnologicamente molto avanzata si trovano delle ambientazioni appartenenti alla foresta tropicale pluviale e umida, oltre al clima mediterraneo e arido, sia caldo che freddo. Il Giardino Botanico di Padova ospita al suo interno anche un ampio spazio dedicato ad iniziative culturali come il Museo Botanico e la Biblioteca, dove sono contenuti numerosi e preziosi volumi.

 

Dove e quando

Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19 (da aprile a maggio e da giugno a settembre), dalle 9 alle 18 a ottobre e dalle 9 alle 17 da novembre a marzo. Chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio

sito web: www.ortobotanicopd.it

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