Coltivare i piselli in terrazzo e nell’orto
La coltivazione dei piselli è conosciuta fin dall’antichità. La diffusione di questa pianta è molto ampia e riguarda praticamente tutti i continenti, privilegiando le zone con clima di tipo temperato, a cui si adatta maggiormente. Le specie di piselli interessanti dal punto di vista alimentare sono molte. La prima differenziazione consiste nello sviluppo della pianta, che può essere rampicante oppure nana. Inoltre i piselli differiscono per i semi: lisci o rugosi.
L’ultima tipologia di piselli sono quelli chiamati comunemente mangiatutto, cioè i baccelli che si consumano interamente. I piselli sono particolarmente indicati come coltura di inizio di una rotazione, in quanto hanno la caratteristica di fissare l’azoto nel terreno, comportandosi come un fertilizzante naturale. A fine coltivazione basterà lasciare nella terra la pianta con tutto l’apparato radicale e le sostanze nutrienti rimarranno nel suolo per rendere rigogliose le piante della coltivazione successiva di altre verdure.
Come coltivare i piselli
I piselli, come altre piante di legumi, possono essere coltivati con il ciclo primaverile, in circa 140 giorni, oppure con un ciclo vitale più lungo invernale. La scelta va fatta in base al clima specifico della zona, valutando che l’inverno, scegliendo il ciclo lungo, non sia troppo rigido e che consenta alla piantina di sopravvivere. La semina avviene a una profondità di pochi centimetri. I piselli possono essere coltivati in pieno campo o in vaso. Le varietà che si adattano meglio alla coltivazione sul balcone o nei vasi sono quelle nane, che peraltro non necessitano di sostegni.
Per quanto concerne le varietà rampicanti, invece, sarà necessario prevedere un sistema dove possano svilupparsi, meglio se caratterizzato dall’apposita rete a maglie grandi tipica da orto. I piselli hanno necessità idriche abbondanti ma non bisogna mai esagerare con le annaffiature. In primavera potrebbe bastare l’acqua piovana delle naturali precipitazioni, mentre in estate, con il caldo torrido, bisogna intervenire con irrigazioni a supporto, nell’eventualità installando un vero e proprio sistema di irrigazione per gli appezzamenti di terreno più grandi. La raccolta dei piselli può essere fatta manualmente, avendo cura di non sciupare il fusto della pianta. Dopo aver raccolto i piselli giunti a maturazione, la pianta continua a produrre e a regalare altri piselli da raccogliere successivamente. Le concimazioni azotate sono praticamente inutili.
Le piante possono giovare di apporti modesti di fertilizzante, magari nella fase di fioritura quando hanno un maggiore fabbisogno di nutrienti. Il terreno di coltivazione deve essere sciolto e ben drenato, per permettere alle piogge e alle annaffiature di non provocare ristagni idrici che potrebbero provocare marciumi radicali molto pericolosi per la salute della pianta.
L’utilizzo dei piselli
I piselli vengono utilizzati come alimento, come foraggio per gli animali, come elemento decorativo e ornamentale. Principalmente i piselli sono apprezzati in cucina per la loro bontà, in accompagnamento a primi e secondi piatti delle cucine tradizionali di tutto il mondo. I piselli freschi sono buonissimi da mangiare come contorno, cotti al vapore o in padella. Sono anche facilissimi da conservare e congelandoli mantengono praticamente inalterate le caratteristiche e il sapore.