Palma Areca: i tropici in casa

Largamente diffusa negli uffici e negli appartamenti, la palma areca si distingue per la sua adattabilità in questi ambienti. A questo genere appartengono circa una sessantina di palme disponibili in commercio ma la principale e più conosciuta è la Areca Catechu. Questa pianta è originaria del continente sub-asiatico, in particolare dalla Malesia, da cui si spinge fino allo Sri Lanka. Presenta un tronco sottile e rigato che in vaso raggiunge al massimo i 2 m d’altezza mentre in natura continua a crescere oltre questa misura Le foglie sono verdi brillanti e lanceolate, molto frondose.

Nel suo territorio originario, una volta giunta a maturità, la palma Areca produce grandi fiori biancastri da cui si sviluppano dei grappoli di frutti chiamati noci. Questa pianta è indicata per tutti quegli ambienti che presentano una temperatura elevata e costante, possibilmente non secchi ma con un certo grado di umidità in modo da avvicinarsi alle condizioni in cui cresce in natura.

Coltivazione metodologie

La palma Areca è di semplice coltivazione poiché non richiede accorgimenti particolari se non il rispetto di alcuni dettagli come temperatura e terriccio. Solitamente nelle nostre zone si coltiva in vaso  perché non tollera gli inverni freddi. Sebbene sia una pianta dalla crescita abbondante, non sono necessari contenitori molto ampi ma andranno bene vasi di media misura, sui 40 cm di diametro a seconda dello sviluppo della palma.
Ciò permette di poterla spostare durante la bella stagione all’esterno, magari in giardino o su un terrazzo, riparandola poi nei periodi freddi all’interno dell’edificio. Per coltivarla al meglio è necessario metterla a dimora in un terriccio leggero formato seguendo questa composizione:

– 1/2 terriccio per acidofile;

– 1/4 terra da giardino;

– 1/4 perlite.

La palma Areca ha bisogno di crescere su un terreno acido, per questa ragione bisogna procurarsi il terriccio apposito in vendita nei garden center per le piante acidofile, la perlite invece serve a mantenere l’umidità costante grazie alla sua eccezionale porosità. Considerando le sue origini, è fondamentale mantenere il substrato sempre umido ma mai inzuppato, le innaffiature devono essere svolte con regolarità ogni 15-20 giorni, anche più ravvicinate nella stagione estiva. I ristagni idrici possono causare il marciume radicale e l’insorgenza di patologie, quindi è preferibile attendere che il terreno sia leggermente asciutto prima di annaffiare nuovamente.

L’esposizione deve essere luminosa per cui in appartamento la palma deve stare davanti ad una finestra possibilmente schermata con una tenda nelle ore più calde della giornata. La collocazione deve essere quindi a Sud o a Sud-Ovest. Particolare attenzione va fatta alla temperatura e all’umidità ambientale: la prima non deve scendere al di sotto dei 10°C, sarebbe preferibile si mantenesse sui 20-25°C, mentre la seconda va tenuta costante nebulizzando le fronde con acqua distillata.
La potatura non è richiesta per questo genere di piante, tuttavia è bene eliminare le foglie e i fusti secchi con una cesoia disinfettata. La palma Areca potrebbe essere soggetta ad alcuni parassiti come gli afidi, per questa ragione va spostata in un ambiente più fresco e pulita con una soluzione diluita di acqua e sapone di Marsiglia.

Curiosità varie

In natura la palma Areca Catechu, dopo aver fiorito, produce le cosiddette noci di Betel, dei frutti consumati in Asia da oltre 2000 anni per il loro contenuto di grassi e di alcaloidi.

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