Pothos: la pianta degli smemorati

Originario delle zone tropicali e sub-tropicali dell’Asia e dell’Oceania, il Pothos è una delle più classiche piante da appartamento.

Noto nel mondo scientifico con il nome di Epipremnum aureum, o Scindapsus aureus, si tratta di una pianta sempreverde, rampicante, dotata di una notevole capacità di adattamento e di una buona resistenza, caratteristiche per le quali viene comunemente utilizzata come elemento di arredamento.

Appartiene alla famiglia delle Araceae e in certe condizioni può diventare infestante. Il nome Pothos è improprio, si riferirebbe ad un tipo di pianta non più coltivata, ma è rimasto in uso nonostante il genere in realtà sia Scindapsus. Quest’ultimo termine deriva dal greco ‘Skindapsos’, che significa ‘non identificato’, per denominare una pianta che era rampicante come l’edera, ma di un altro tipo, meno conosciuto.

Caratteristiche del Pothos

Il Pothos è una pianta rampicante grazie all’azione delle sue numerose radici aeree carnose: con queste si arrampica sulla pianta ospite o sul tutore appositamente installato per permetterne la crescita in appartamento. In natura la pianta può raggiungere altezze di anche 5 metri, mentre in vaso arriva ai 2 metri.

Le sue foglie sono di forma ovale o cuoriforme, lucide, leggermente cerose, spesse e rigide. Possono essere lunghe fino a 10 cm se coltivate, mentre arrivano anche a 50 cm se cresciute in natura.

Generalmente sono di un intenso colore verde scuro, con variegature e macchie a contrasto che valorizzano ulteriormente l’immagine della pianta. Il colore di queste macchie può assumere un gran numero di sfumature diverse, dall’oro al bianco, passando per il crema e il verde chiaro.

I fiori sono piccolissimi, anche se è molto raro che la fioritura avvenga in coltivazione, tant’è vero che non è praticamente mai considerata nella cura della pianta.

Come coltivare il Pothos 

La coltivazione di questo tipo di pianta non richiede particolari doti da giardiniere in quanto si tratta di una specie molto resistente e che non necessita di cure eccessive: può sopravvivere in un ambiente non troppo luminoso e sopportare la siccità per un tempo abbastanza prolungato. Nonostante ciò, se si vuole avere una pianta forte e rigogliosa sono necessari alcuni accorgimenti, per avere una pianta che non solo sopravviva, ma sprizzi vitalità da tutti i pori.

Innanzitutto si deve porre il Pothos in un vaso non troppo grande e si deve utilizzare un terriccio universale, o comunque molto leggero e poroso, capace di mantenersi fresco ma anche di drenare l’acqua in eccesso.

È importante che la pianta viva in un ambiente che non scenda mai sotto i 12-15 gradi e che sia sufficientemente luminoso, altrimenti ne soffrirà parecchio. Per fare ciò sarebbe particolarmente adatta una stanza con finestre esposte a Sud o a Est, in modo da garantire la giusta temperatura la luminosità ideale per la crescita della pianta. È consigliabile comunque evitare la luce diretta del sole, che potrebbe bruciare le foglie del Pothos.

Questo tipo di pianta ha bisogno di essere annaffiata con regolarità, senza esagerare ma attendendo che il terreno torni completamente asciutto prima di irrigare di nuovo. Il Pothos cresce al meglio in un ambiente umido, quindi è opportuno preoccuparsene vaporizzando le foglie soprattutto in estate.

Un eccessivo apporto idrico può portare alla comparsa di marciumi diffusi, per cui piuttosto che esagerare è preferibile innaffiare una volta di meno, dal momento che il Pothos sopporta benissimo la siccità. L’ideale per l’irrigazione è l’acqua piovana, o comunque un’acqua demineralizzata, in quanto i minerali innalzano il pH del terreno e si depositano sulle radici, impedendo loro di svolgere le loro funzioni.

Curiosità e significato sul Pothos

Il Pothos è stata denominata ‘la “pianta degli smemorati‘, per la sua grande resistenza anche quando ci si dimentica di curarla. Il nome Pothos potrebbe derivare dal greco, con significato ambivalente: desiderio o lutto. Desiderio potrebbe essere legato alla forma a cuore delle sue foglie e al fatto di essere una pianta sempreverde, così come il fuoco di una passione. Lutto invece potrebbe essere legato al fatto che, essendo una pianta rampicante, non è inusuale trovarla nei cimiteri come elemento decorativo. Inoltre, ancora una volta le foglie sempreverdi esprimono il concetto di eternità, fortemente interconnesso con il tema della morte.

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