Beaucarnea recurvata: la pianta mangiafumo

La Beaucarnea recurvata, meglio nota come pianta mangiafumo, è originaria del Messico e, come tale, vive e si sviluppa bene alle alte temperature, ecco perché trova una felice collocazione all’interno. La sua forma vede delle radici molto prominenti, un fusto sottile dalla base a forma di piede d’elefante e una chioma che richiama quella della palma. Poiché appartiene alla famiglia delle Ruscaceae, non necessita di molta acqua ma deve essere innaffiata solo ed esclusivamente negli orari in cui non viene lambita dai raggi diretti del sole, ossia al mattino presto o alla sera, e con nebulizzazioni indirette.

Tale pianta, erroneamente, viene definita mangiafumo con l’idea che possa essere utile per purificare l’aria dei fumatori, in realtà questo nome deriva da una sua specifica peculiarità, la resistenza al fumo degli incendi. La Beucarnea recurvata è una pianta che, immagazzinando al suo interno molta acqua, a contatto con le fiamme, non viene minimamente intaccata.

Dove collocarla 

La Beaucarnea recurvata, poiché proveniente da regioni tropicali, soffre alle basse temperature, quindi richiede un ambiente caldo e secco. Si adatta perfettamente al clima domestico e necessita anche di essere sottoposta alla luce diretta del sole. Necessita inoltre di un vaso capiente e traspirante, preferibilmente in ceramica, in modo dove possa distendere e sviluppare le radici. Periodicamente, man mano che procede la crescita, ha bisogno di essere travasata in vasi più ampi, per fare ciò occorre avere molta delicatezza e preservare la zolla con il terriccio. Come altre piante similari, necessita di esser ripulita dalle foglie secche nel periodo invernale, in modo da rinnovare la chioma che, trattandosi di un sempreverde, cambia con estrema lentezza.

La cura della Beaucarnea recurvata

A detta degli esperti del settore, la Beaucarnea recurvata costituisce la pianta ideale anche per coloro che non hanno assolutamente il pollice verde e non sanno dunque come curarle e coltivare, questo perchè non necessita di particolari interventi, poca acqua, caldo e “pulizia” annuale.
La pianta mangiafumo è una pianta molto resistente agli attacchi dei parassiti, anche perchè il periodo dell’impollinazione è molto breve. Tuttavia, può capitare che venga aggredita da afidi, cioè i pidocchi delle piante, dei micro organismi quasi trasparenti che, insediandosi al di sotto delle foglie, risucchiano tutto il succo vitale portando lentamente la pianta a completa essiccazione. Per ovviare a questo problema comune, è possibile ricorrere a rimedi naturali estremamente efficaci che non presentano alcun effetto collaterale. Tra i rimedi migliori vi è un’emulsione di acqua calda e sapone di Marsiglia a scaglie che, inserito in un flacone spray, deve essere spruzzato lungo tutta la superficie della pianta. Il sapone, a diretto contatto con i parassiti, provoca la morte delle larve e, assorbendo tutta l’aria, contribuisce alla rimozione totale dell’infestazione, lucidando le foglie.

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