Caladio, caladium: la pianta dell’incoerenza
Originario delle zone tropicali dell’America meridionale e molto diffuso in Brasile, il caladio solo nell’ottocento venne importato anche in Europa. Il nome caladio deriva dal termine malese Kaladi che in latino divenne caladium bicolor, per la sua caratteristica estetica di presentare foglie con due colorazioni ben distinte. Appartenente alla famiglia delle Araceae ne esistono molte varietà che assumono diversi nomi a seconda della tonalità delle foglie: Luteum per il colore rosa, Macahyba per le nervature rosso porpora, candida per il bianco delle foglie e così via. I caladium sono piante perenni prive di fusto che presentano foglie molto ampie e cuoriformi con nervature colorate in bianco o in rosso; possono raggiungere anche un’altezza di 50-60 cm. Presenta delle piccole infiorescenze dette anche “spata” di colore giallo-bianco senza una particolare profumazione.
Come coltivarlo
Il caladio può essere piantato in vaso o direttamente nel terreno nel mese di marzo-aprile quando la temperatura esterna raggiunge i 15-20 °C. Deve essere piantato in un terreno ricco di materiale organico che presenti un buon drenaggio; se coltivato in vaso è necessario aggiungere al terreno della sabbia per facilitare il drenaggio. Non deve essere esposta completamente alla luce diretta del sole ma necessita comunque di una buona illuminazione per mantenere la particolare screziatura delle foglie e una temperatura che non sia inferiore ai 15°C.
Per ottenere delle piante alte si è soliti interrarli con la punta verso l’alto ad una profondità di circa 4-6 cm, mentre se si desiderano caladium più bassi la punta deve essere piantata verso il basso. Il caladium deve essere innaffiato frequentemente durante il periodo di fioritura e crescita, mentre durante la stagione autunnale e invernale le annaffiature devono essere sospese. Durante il periodo primaverile il caladio deve essere concimato ogni quindici giorni con un fertilizzante ricco di potassio e fosforo ma povero di azoto che causa la perdita di colorazione delle foglie. Per prendersi cura del caladio è necessario rimuovere le foglie morte o secche prima dell’arrivo della stagione invernale.
Principali malattie
Il caladio è una pianta che risente molto del cambiamento di temperatura, quindi se le foglie iniziano ad appassire o si raggrinziscono è opportuno spostare la pianta in un luogo più caldo e provvedere con frequenti innaffiature. Se sulla superficie delle foglie appaiono delle piccole muffe, questa malattia è da ascrivere all’eccessiva innaffiatura o alla presenza di troppa umidità, per porre rimedio spostate il caladium ed evitate di bagnarla. Il caladio può essere attaccato dai pidocchi, dei piccoli insetti di colore biancastro che attaccano la superficie della pianta, per eliminarli è necessario utilizzare un antiparassitario specifico da spruzzare direttamente sulle foglie.
Curiosità e impieghi
Nel linguaggio dei fiori, il caladio viene associato all’abitudine di essere incostanti o incoerenti, una caratteristica che deriva dalla particolare colorazione bicolore delle sue foglie. Le foglie di caladio venivano usate dagli indigeni della Guyana come piatti, grazie alla consistenza compatta e resistente di ogni foglia cuoriforme. Il caladium viene usato in omeopatia per curare la disfunzione erettile e l’impotenza e prescritto per diminuire il desiderio di nicotina nei fumatori accaniti.