Mimosa pudica: la pianta sensitiva

 Sarà capitato a tanti di imbattersi in questa stravagante pianta che si trova spesso nei sottoboschi. La mimosa pudica, detta anche sensitiva richiama l’attenzione non solo degli esperti in materia, ma anche di chi, incuriosito dal suo comportamento, si diletta ad osservare e testare la “sensibilità” delle sue  foglie  al contatto con la mano dell’uomo o di oggetti di temperature superiori a quelle ambientali.

Caratteristiche

Originaria dell’America meridionale, la mimosa pudica è un arbusto sempreverde coltivabile in vaso che ha, come caratteristica particolare e principale, quella di chiudersi ripiegando le foglie su sé stesse, durante le ore notturne o al contatto con oggetti o le mani dell’uomo ad esempio.

Se coltivata in vaso non supera i 50 cm di altezza e in primavera produce fiori a forma di pon-pon dal colore viola vivace.

Video Mimosa pudica

Coltivazione

La coltivazione in vaso della mimosa pudica va fatta a primavera, in semi. La sua crescita è abbastanza veloce, garantendo così discreti risultati in tempi brevi. La posizione in cui collocare i vasi o in cui seminare ( se preferite la terra piena), dovrebbe essere semi-ombreggiata o soleggia per almeno 5/6 ore al giorno.

Il terreno deve essere sufficientemente drenante in modo tale che la pianta abbia sempre il giusto apporto di acqua. Per questo motivo è bene annaffiare solo quando il terreno comincia a diventare secco.

Significato e curiosità

Con il suo particolare comportamento, la mimosa pudica rappresenta il passaggio dalla vita alla morte,  ovvero dal giorno alla notte e da quando resta aperta e si chiude.

Con questo è diventata anche il  simbolo della pudicità, della timidezza e, per molti botanici è a tutti gli effetti la mimosa originale.

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