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Heliconia Psittacorum: il becco di pappagallo

L‘Heliconia Psittacorum, conosciuta anche con il nome comune di Parrot’s Beak (becco di pappagallo), è una pianta proveniente dalle zone tropicali dell’America latina.
Il nome del genere Heliconia deriva dal termine latino che, nella mitologia greca, indicava il monte sacro per Apollo e le sue Muse, mentre il nome specifico indica, sempre dal latino, il genitivo plurale del sostantivo “psittacus”, che significa pappagallo. Il nome comune fa riferimento alla forma del fiore prodotto dalla pianta che ricorda il tipico becco del pappagallo. Altri nomi volgari dell’Heliconia sono: torcia dorata, fiore del pappagallo e falso uccello del paradiso.

Coltivazione

Come abbiamo visto, la specie proviene dalle zone tropicali del continente americano, specialmente da Bolivia, Brasile, Colombia, Panama, Trinidad-Tobago e Venezuela.
Il suo ambiente naturale è composto da foreste pluviali umide e la si può scorgere naturalmente sia in aree aperte sia sulla riva dei fiumi, ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 1.500 metri di altitudine.
Ecco perché una volta trapiantata in Europa l‘heliconia è adatta ad essere coltivata all’interno di una serra riscaldata. Infatti, se si vuole tenere la pianta in casa, alcuni problemi potrebbero derivare dalla bassa umidità presente nel momento in cui si accende il riscaldamento. A questo proposito basterà prendere qualche semplice provvedimento, come apporre sui propri termosifoni degli umidificatori per ambienti.

L’Heliconia Psittacorum è una specie di tipo erbaceo rizomatosa perenne e sempreverde che si costituisce rapidamente in cespi densi che possono arrivare al metro e mezzo di altezza. La pianta può arrivare a misurare 1,20 m di altezza, mentre la lunghezza delle foglie è compresa tra quindici cm e un metro per un range che in larghezza varia dai 6 ai 20 cm.
Esse presentano una forma oblunga, una texture coriacea e sono di colore verde scuro. Inoltre le foglie inferiori hanno un picciolo lungo, mentre quelle superiori ne sono quasi prive.
Dell’Heliconia psittacorum esistono svariati ibridi e altrettante cultivar, il cui colore delle brattee può variare dal giallo tenue, al rosa fino al rosso scuro.
I fusti della pianta sono molto eretti, con brattee di una lunghezza compresa tra i 3 e i 15 cm, che nella parte superiore sono di norma arancioni o rosse. I fiori i fiori, impollinati dai colibrì, sono lunghi da 2,5 a 5 cm e sono di forma tubolare, solitamente arancioni o gialli.
Le infiorescenze recise hanno una lunga durata, compresa tra le due e le tre settimane, e grazie alla loro particolarità sono un elemento molto apprezzato nelle composizioni floreali. Sono infatti fiori ricercati, il cui mercato risulta in continua espansione.
La pianta produce dei frutti di forma arrotondata, larghi circa 1 cm con un colore che vira dal giallastro al blu scuro a seconda del grado di maturità. Essi sono della famiglia delle I drupe subglobose, larghi circa 1 cm di diametro. I frutti dell’Heliconia Psittacorum contengono solo da 1 a 3 semi.

Malattie

La pianta di Heliconia non è particolarmente delicata, come dimostrato dal fatto che in molte delle zone in cui è stata introdotta essa è sfuggita alla coltivazione, non senza divenire, in caso di condizioni particolarmente favorevoli, persino infestante.
L’Heliconia può essere spesso soggetta ad infestazioni da parte di acari e cocciniglie, che nel caso siano gravi vanno trattate con prodotti appositi.

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