Come utilizzare l’aspirina nell’orto, con le piante ed i fiori

Le compresse di aspirina possono essere utilizzate per coltivare piante sane e produttive. Ecco alcuni dei migliori utilizzi dell’Aspirina in giardino!

 

 

1. Aumenta la crescita e la produttività delle piante

All’università di Rhode Island, i giardinieri hanno preparato una soluzione contenente 4 compresse di aspirina frantumata + 4 litri d’acqua e poi ne hanno spruzzato la soluzione sui loro orti ogni tre settimane durante la stagione di crescita. Alla fine della stagione, hanno scoperto che le piante trattate crescevano più rapidamente ed erano più fruttuose del gruppo che non era stato trattato.Hanno concluso che l’aspirina porta ad un aumento del contenuto di vitamina C e una maggiore crescita nelle piante.

Il parere della scienza

L’aspirina contiene un principio attivo noto come acido salicilico. È derivato dalla corteccia di salice. Questo acido migliora il sistema immunitario delle piante (le piante lo preparano naturalmente ma in quantità inferiori). Le piante sottoposte ad esso ottengono il potenziamento del potere immunitario, che le aiuta nella lotta contro i parassiti e gli attacchi microbici e previene la formazione di funghi con conseguente aumento del tasso di crescita delle piante.

2. Aiuta i fiori recisi a durare più a lungo

Ti stai chiedendo come puoi mantenere freschi i fiori recisi per molto tempo? È possibile aggiungendo l’aspirina all’acqua del vaso. Per ottenere ciò, schiacciare una compressa di aspirina, scioglierla in acqua e aggiungere la soluzione a un vaso.

Il parere della scienza

Secondo Judy Jernstedt, professore nel dipartimento di piante e suolo dell’Università della California, Davis, l’acido salicilico riduce la produzione di etilene. Con una ridotta presenza di etilene, l’appassimento floreale viene ritardato e le piante tagliate possono durare più a lungo.

Inoltre, le proprietà anti-fungine dell’acido salicilico che si dissolvono nell’acqua del vaso rallenta la crescita della muffa che, se entra nello stelo del fiore, può intasare il tessuto vascolare portando alla morte del fiore. Per i fiori freschi più duraturi, assicurati di cambiare l’acqua regolarmente.

3. Propagare con successo le piante da talee

L’ormone radicante aiuta a propagare le piante da talee e il suo utilizzo migliora la percentuale di successo. Prendere una tazza di acqua distillata e sciogliere una compressa di aspirina non rivestita e quindi mantenere l’estremità tagliata della pianta in questa soluzione di radicazione per alcune ore prima di piantare. Funzionerà!

Il parere della scienza

Invece di usare la corteccia di salice, che contiene ormoni della crescita, puoi usare l’aspirina per preparare la tua soluzione di radicazione. Contiene lo stesso acido salicilico che si trova nei salici e funziona allo stesso modo.

Come usare l’aspirina in giardino

Dovresti stare attento quando usi l’aspirina in giardino perché troppa può bruciare o danneggiare le piante. L’uso improprio può portare allo sviluppo di macchie marroni che fanno sembrare il fogliame bruciato. Questa guida su come utilizzare correttamente l’aspirina in giardino può aiutare a prevenire eventuali danni alle piante.

Il dosaggio giusto

Il giusto dosaggio di aspirina non dovrebbe essere più di una compressa per ogni litro di acqua. Iniziare schiacciando la tavoletta e assicurarsi che sia ben sciolta prima della spruzzatura.  È stato osservato dai giardinieri che l’aspirina si scioglie bene nell’acqua distillata!
Durante la spruzzatura, fatta al mattino, le piante tendono ad assorbire meglio. Inoltre, spruzzare al mattino aiuta ad evitare di danneggiare gli insetti benefici come le api e altri impollinatori, che sono attivi in seguito dando alle piante la possibilità di asciugare meglio.
Si dovrebbe anche prestare attenzione alla risposta delle piante al trattamento in quanto non tutte le piante sono adatte al trattamento con aspirina. Le piante della famiglia della belladonna, naturalmente, come pomodori, peperoni, patate e melanzane traggono molto beneficio dal regime di aspirina.

Il nostro esperimento con le rose e l’aspirina effervescente

25 maggio 2020

Proseguiamo con qualche piccolo esperimento per vedere i risultati e verificare se c’è davvero una relazione tra l’aspirina e i fiori recisi.

Il nostro roseto è pieno di rose e, per l’esperimento, ne scegliamo due a pari fioritura per essere sicuri che anche da recise abbiano tempi di “invecchiamento” più o meno uguali.
La foto sembra chiara: a sinitra la rosa con acqua senza aspirina, mentre a destra abbiamo messo un’aspirina effervescente da 400g…
Vediamo cosa succederà nei prossimi giorni

2° giorno: la sera prima abbiamo aggiunto un piccolo “sostegno” ad entrambe per evitare che cadessero nell’acqua.
Questa mattina si nota già qualche piccola differenza.
Nonostante le due rose abbiano perso il loro colore splendente, quella immersa nell’acqua con l’aspirina ha un colore più scuro e sembra essere più compatta e sostenuta.
Anche il profumo è molto più forte e vivo rispetto alla rosa a sinistra.

bicchiere con aspirina e senza

3° giorno: la rosa nell’acqua senza aspirina è ormai appiattita e inodore. La rosa con l’aspirina, sebbene sia un po’ appassitta, resta ancora un po’ sostenuta ed emana ancora il suo profumo. Non forte come il prmo giorno ma si fa ancora sentire.

Rosa con aspirina e senza

Vista di lato la differenza è ancora più evidente. La rosa senza aspirina e completamente afflosciata. mentre quella con l’aspirina si sorregge ancora.

Conclusioni

Devo ammettere che questo piccolo esperimento mi ha sorpreso perché credevo che, tra le tante leggende ci fosse anche quella dell’aspirina. O meglio. Pensavo fosse stata molto gonfiata e, l’idea di testarla mi faceva un po’ paura.
Guardando le immagini il risultato però sembra chiaro: l’aspirina non può certo tenere in vita un fiore ( una rosa in questo caso) per giorni e giorni in tutta la sua bellezza ma, certamente può dare un piccolo sostegno.
Sta a noi trovare il giusto dosaggio per ogni fiore…
Faremo altri esperimenti in futuro…

Il nostro esperimento con l’Efferalgan e i narcisi

 Marzo 2020

Abbiamo privato a fare un piccolo esperimento, approfittando del periodi di quarantena e del tempo libero a disposizione.
In giardino alcuni  dei nostri narcisi  si sono “piegati” dopo una notte di gelo in cui le temperature sono scese sotto lo zero per cui abbiamo provato a reciderli, metterli in vaso (una bottiglia di plastica tagliata) e riempirla con acqua e una vecchia pastiglia di efferelgan( paracetamolo) da 1000 mg ( forse già scaduta) che avevamo in casa tra le vecchie medicine.
Ecco come sta andando:

1° Giorno: Dopo aver tagliato 6 narcisi dai vasi in giardino, li portiamo in casa dove li mettiamo in una bottiglia di plastica con ca 5-600 ml d’acqua e una pastiglia di efferalgan (paracetamolo) da 1000 mg.


2° giorno: I narcisi sono ancora profumati e dall’aspetto meraviglioso.
Il livello dell’acqua sembra stabile

3° giorno: il livello dell’acqua nel “vaso” comincia a calare, ma l’aspetto dei fiori resta splendido. Idem il profumo…
Solo un narciso comincia a mostrare un po’ di “fatica”.

4° giorno: il livello dell’acqua è stabile ma i fiori cominciano ad avere segni evidenti di decadimento…Macchie nere e un po’ di cattivo odore sono presenti su tutti i narcisi che, comunque mantengono il loro giallo naturale sul 90% del fiore.


 Commenti: 12 

  • #12Alessandro (domenica, 31 maggio 2020 16:59)

    Ho sciolto due aspirine in due litri di acqua. Ho innaffiato le piante. Ma una di loro ha preso il raffreddore. Cosa devo fare? Provo con aloxicillina!!?

  • #11Simone (giovedì, 23 aprile 2020 16:11)

    Ho cercato un po’ di informazioni, a quanto pare test più approfonditi hanno dimostrato che non c’è nessun tipo di evidenza scientifica. https://www.gardenmyths.com/aspirin-rooting-hormone/

  • #10ifioridimark (giovedì, 16 aprile 2020 23:52)

    Leonardo, grazie per il tuo commento…
    É chiaro che il paracetamolo é un farmaco completamente diverso dell’aspirina ( sebbene venga usato per contrastare sintomatologie simili)…
    Il nostro era solo un piccolo esperimento per vedere la reazione dei fiori recisi con un farmaco che avevamo in casa…
    Nulla più di questo…
    Siamo appassionati di giardinaggio e curiosi.
    Non scienziati. E come tali amiamo cercare e sperimentare

  • #9Leonardo (giovedì, 16 aprile 2020 23:20)

    Buongiorno,
    ho letto con attenzione i vari passaggi sopracitati e mi sento in dovere di specificare:
    -1) l’aspirina contiene acido acetilsalicinico, esso è un composto diverso dall’acido salicinico (fitormone con note capacità fitoregolatori);
    2) durante l’esperimento è stata disciolta in acqua una compressa contenente paracetamolo, un composto che non ha nulla a che fare con l’acido acetilsalicinico contenuto nell’aspirina.

    Mi sentivo in dovere di pubblicare questo commento in quanto, dopo la lettura, mi sono trovato confuso dalle informazioni contrastanti e non ben convinto dell’efficacia del trattamento.
    Buona giornata.

  • #8ifioridimark (lunedì, 16 marzo 2020 19:36)

    Buonasera Sandra,
    Non capisco esattamente cosa é successo…
    L’aspirina andrebbe diluita nel giusto dosaggio di acqua…
    Comunque:
    Redazione@ifioridimark.it

  • #7Sandra (lunedì, 16 marzo 2020 19:30)

    Posso avere il tuo contatto? dovrei chiederti una cosa ho fatto un casino ho messo pezzi di aspirina direttamente in torno le piantine come faccio è grave? Help!

  • #6ifioridimark (martedì, 11 settembre 2018 10:57)

    Grazie tante Danilo!
    Attendiamo gli esiti del tuo “test”

  • #5DANILO (martedì, 11 settembre 2018 10:45)

    Grazie a voi per la risposta. Ho visto che su eBay si trova l’acido salicilico puro a pochi euro, proverò. Per le quantità il sito in inglese parla di 3 compresse in 4 galloni d’acqua, le compresse di solito pesano mezzo grammo, dovrebbe essere 1,5g in 15 litri d’acqua. Farò una prova e poi riferisco

  • #4Ifioridimark (sabato, 01 settembre 2018 18:40)

    Ciao Danilo, e grazie del tuo commento molto competente.
    Abbiamo scritto questo articolo dopo aver trovato moltissime informazioni su siti in lingua inglese fidandoci di tante informazioni simili. Dopo il tuo commento abbiamo fatto ulteriori ricerche trovando altro (in italiano), tra cui queste info molto interessanti che copio e incollo:
    “La salicina, sostanza attiva estratta dalla corteccia del Salice bianco (Salix alba) e dai fiori di Olmaria (Spiraea ulmaria) ed isolata per la prima volta nel 1828, è acida quando viene sciolta in acqua, portando il pH ad un valore di 2,4. Perciò viene definita acido salicilico.
    L’acido salicilico è un acido carbossilico [o acido organico, cioè un composto organico che contiene un gruppo ossidrile OH legato ad un gruppo carbossilico CO] che reagisce molto con gli alcoli [composti organici che hanno formula bruta CnH(2n + 1)O, ad esempio metanolo ed etanolo] per produrre esteri ed è tossico se ingerito in grandi quantità ma, come ogni medicamento, alle opportune dosi ha proprietà antisettiche (nei cibi e nei dentifrici), trovando impiego anche in prodotti per la cura di acne, cheratosi, verruche, psoriasi e desquamazioni.
    […]
    Nel 1860 venne messa sul mercato una molecola sintetizzata [ottenuta dopo una serie di reazioni chimiche] che costava 10 volte in meno dell’estratto acido di salicina.
    Alle soglie del 1900 fece la sua comparsa un’altra molecola.
    L’acido acetilsalicilico, infatti, deriva dall’esterificazione del gruppo fenolico OH dell’acido salicilico con un gruppo acetile (utilizzando anidride acetica). Si ottenne così un composto che presentava effetti terapeutici uguali a quelli dell’acido salicilico, ma gli effetti collaterali erano minori.
    L’acido acetilsalicilico fu quindi il primo farmaco sintetico creato.”

    Dal basso della mia ignoranza mi pare di capire che l’acido acetilsatilico sia quindi diverso, ma con gli stessi effetti terapeutici. O sbaglio?

  • #3DANILO (sabato, 01 settembre 2018 18:00)

    Ma l’aspirina non è acido salicilico ma acido acetilsalicilico che è un esteri dell’acido salicilico cioè un altra cosa. L’aspirina è un antinfiammatorio e analgesico mentre l’acido salicilico un callifugo, non dobbiamo fare confusione anche se il nome è simile. Il cloruro di sodio è sale da cucina mentre l’ipoclorito di sodio la candeggina

  • #2ifioridimark (mercoledì, 01 agosto 2018 13:48)

    Ciao Alberto!
    Bella domanda! Il sito americando su cui abbiamo trovato i vari articoli in questione, spiega in maniera approfondita gli effetti dell’acido salicilico sulle piante ed i fiori ma, per quanto riguarda il formato delle compresse fa solo un breve accenno consigliando di usare quelle originali della Bayer e non farmaci simili.
    Non vorrei sbagliare ma credo che l’aspirina della Bayer sia disponibile in soli 2 formati: da 400 mg e da 240 mg.
    Io utilizzerei il primo.

  • #1Alberto (mercoledì, 01 agosto 2018 12:53)

    un’ aspirina…. per ogni litro….
    100 mg? 50 mg? 200 mg?….
    ?????

 

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