Croton, Codiaeum: la pianta capricciosa
Originario della Malesia il Croton è una pianta sempreverde eretta, dalle colorazioni suggestive e di grande impatto. Il nome scientifico Codiaeum proviene dalle popolazioni dei luoghi di origine che la chiamavano Kodiho, termine associabile ad un etimo greco usato per intendere “capo”.
Probabilmente una simile denominazione era relativa alla tendenza, da parte delle popolazioni della Malesia, ad intrecciare le foglie del croton come ornamento da portare sul capo per particolari evenienze. Appartenente alla famiglia delle Euforbiacee, esistono diverse specie, non tutte facilmente rintracciabili sul mercato.
Molti esemplari di ampia diffusione commerciale sono derivate dalla specie Codiaeum Variegatum, maggiormente coltivata in Europa a partire dal novecento, anche se si apprezzano molto anche il Croton Grubell, il Croton Goldstar ed il Croton Petra, ciascuna con caratteristiche differenti.
Sono piante interessanti per le loro tonalità cromatiche che variano in base alle fasi vitali: nella prima giovinezza sono di colore verde tendente al giallo; in un’età più avanzata il colore tende all’arancio e ruggine, fino a diventare nella fase conclusiva di colore rosso acceso. Generalmente sono piante con un ciclo vitale abbastanza breve e non sono facilissime da mantenere in casa.
Coltivazione metodologie
Il croton necessita di una buona illuminazione tuttavia si sconsiglia la vicinanza eccessiva alle finestre, con conseguente esposizione diretta al sole. Il calore eccessivo inoltre non è benevolo al Croton, sopratutto quando secca eccessivamente l’aria, potrebbe di rovinare il fogliame, quindi sarebbe bene garantire anche il giusto tasso di umidità. La temperatura perfetta per questa pianta oscilla tra i 16 ed i 20 gradi, importante sarà inoltre garantire temperature costanti evitando gli sbalzi che potrebbero essere fatali.
Per ciò che concerne il terriccio, pur gradendo un acerta freschezza, si dovrà badare a non bagnarlo troppo. Si consiglia di irrigare con acqua tiepida e di utilizzare vasi a riserva d’acqua, così da permettere alla pianta stessa di nutrirsi in base alle proprie necessita, senza il rischio di eccedere in alcun senso. Le foglie andrebbero spruzzate quotidianamente, proprio per garantire il giusto tasso di umidità, si consiglia inoltre di rinvasare la pianta ogni anno, generalmente a primavera. Nello stesso periodo la pianta dovrà essere concimata, con concime liquido, due volte al mese, una volta ogni 15 giorni circa, quando il terriccio sarà asciutto.
Malattie e cure
Afidi ed il ragnetto rosso sono alcuni dei principali nemici del Croton , tuttavia non si parla di parassiti impossibili da individuare e debellare. La presenza di piccole ragnatele bianche sulle foglie sarà un segnale della loro presenza, per mandarli via bisognerà pulire le foglie con cotone e alcol. La cocciniglia è un altro parassita che potrebbe infestare il Croton, l’uso di un’insetticida dedicato permetterà di liberare la pianta dal problema con poco.
Per evitare il proliferare di funghi, tipico quando la pianta marcisce alla base, si consiglia l’utilizzo di sali di rame, oltre che alla rimozione delle zone marce. Oltre ai parassiti sarà importante evitare eccessi di luce o di calore, tra i motivi principali della cadute delle foglie, mentre temperature troppo basse o aria troppo secca rischiano di indebolire il fusto della pianta.
Curiosità
Il croton è una delle piante piante più utilizzate per scopi decorativi di interni domestici, tuttavia, un po’ per il trattamento richiesto non semplice, un po’ per il ciclo vitale non molto lungo, hanno una durata abbastanza limitata. Si consiglia di non affezionarsi troppo, non più di un bel mazzo di fiori da mantenere più in forma possibile. Proprio come mazzo di fiori questa pianta, quando inviata in dono ad una donna amata significa, nel linguaggio dei fiori: tu sei capricciosa. Nei luoghi di origine il Croton è molto utilizzato anche a scopo medico. I semi sono veri e propri lassativi, mentre la corteccia aiuta a lenire i problemi di eventuali infezioni intestinali, le foglie invece sono spesso utilizzate per preparare delle tisane.