Brugmansia: il trombone degli angeli
Caratteristiche
Nella famiglia della Solanacee, all’interno del genere Brugmansia sono comprese diverse specie a carattere legnoso, tra cui piccoli alberi spesso dai fusti molto ramificati e qualche arbusto. Le foglie tipiche di queste specie risultano spesso pelose e sono a fillotassi alterna.
La Brugmansia arborea, conosciuta anche con il nome di stramonio arboreo, è una pianta di tipo arborescente che appartiene alla “famiglia allargata” del mondo vegetale, le Solanacee. Inizialmente classificata all’interno del genere Datura, fu Christiaan Hendrik Persoon nel 1805 a trasferire questa pianta in un genere separato, la Brugmansia. La scelta del nome mirava a rendere omaggio al naturalista olandese Sebald Justinus Brugmans, compatriota di Persoon.
Essa possiede un fusto irregolare che può superare i cinque metri di altezza. Il colore del fusto è un marrone-brunastro, che tende a virare verso tonalità di verde all’avvicinarsi ai rami. Grandi e numerose, le foglie, che, come abbiamo visto possono essere pelose, sono di forma ovata, che verso l’apice tende ad assumere un contorno di tipo lanceolato.
La vera particolarità di questa pianta sono i suoi fiori dall’aspetto curioso. Sono penduli, di una tonalità a metà tra il bianco e il giallo pallido (oppure anche fino al vermiglio) e particolarmente prominenti: possono raggiungere infatti i 30 centimentri di lunghezza. È questa la caratteristica che è valsa all’arbusto tropicale il soprannome di “trombone degli angeli”. Il frutto dello stramonio arboreo consiste in una bacca dalla texture spugnosa, che contiene a sua volta svariati semi.
Coltivazione
Sono elencate sette specie di Brugmansia, tutte considerate naturalmente estinte. Ad oggi però, grazie a una meticolosa reintroduzione, queste piante si sono ri-naturalizzate in molte aree, dove si apprezzano particolarmente come ornamentali. Nonostante le origini tropicali, la Brugmansia su usa spesso per abbellire terrazze e spazi verdi.
Per prendersene cura in maniera ottimale, basterà ricordarsi di annaffiare regolarmente solo durante i mesi più caldi con cadenza settimanale, mentre nel corso del resto dell’anno si potrà irrorare con molta meno frequenza, pur senza mai arrestare il processo. Un discorso diverso va invece fatto nel caso in cui la pianta sia coltivata in vaso: in questo caso sarà necessario annaffiare più frequentemente.
La sua sistemazione ideale è in luogo soleggiato, esposto al sole ma riparato da eventuali correnti d’aria, perché mal sopporta temperature rigide. Ecco perché nel periodo invernale bisogna proteggere la pianta con cura, utilizzando dei teli o spargendo fogliame disseccato. La Brugmansia può cadere vittima di patologie di origine fungina, che possono essere causate in presenza di umidità o terreno bagnato. Inoltre, può essere attaccata dai parassiti, come ad esempio la mosca bianca: in questo caso si dovrà pulire attentamente la pianta e usare prodotti bio a base di piretro.