profumi e colori dell’osmanto odoroso
Il suo nome scientifico è Osmanthus fragrans, nel Bel Paese è meglio noto con il nome italiano di Osmanto Odoroso, conosciuto anchecome Osmanto gigante.
L’arbusto appartiene alla famiglia Oleaceae, che a sua volta fa parte all’ordine delle Lamiales; le sue origini sono da ricercarsi in Cina e in Giappone, dove cresce in maniera spontanea.
L’Osmanto Odoroso presenta foglie oblunghe verde scuro, simili a quelle della pianta dall’alloro, ma caratterizzate da un margine leggermente spinoso. I suoi fiori sono piccoli ed emergono per la loro profumazione intensa e avvolgente.
Si tratta di un arbusto sempreverde in grado di raggiungere dimensioni importanti, impiegato anche per la realizzazione di siepi particolarmente decorative e fragranti. Tuttavia, l’Osmanto Odoroso può essere coltivato anche in vaso. La pianta vive perfettamente in aree a temperatura mite, di fatto l’Osmanto non sopporta per lunghi periodi i climi molto rigidi; l’arbusto teme soprattutto i venti particolarmente freddi.
Metodologie di coltivazione
Essendo una pianta particolarmente resistente alle malattie l’Osmanto Odoroso non ha bisogno di moltissime cure, la prima grande accortezza della sua coltivazione è sicuramente quella di tenere l’arbusto lontano dal gelo. Nonostante ciò, chi vive in aree fredde non deve rinunciare a coltivare la sua pianta di Osmanto, per farlo nel migliori dei modi sarà sufficiente coltivarla in vaso, di modo da poterla mettere al riparo durante le stagioni più fredde.
Perché l’arbusto si mostri in tutto il suo splendore deve essere coltivato seguendo poche e piccole regole: prima di tutto bisogna pensare al terreno, l’Osmanto Odoroso necessita di suoli acidi e leggermente sabbiosi, a tal proposito è doveroso precisare che il terreno non deve risultare mai pregno d’acqua, la pianta teme l’umidità che, se eccessiva, causa il marciume radicale, questo nonostante dal mese di maggio fino a quello di settembre l’Osmanto necessiti di essere irrigato abbondantemente. Inoltre, affinché l’arbusto cresca bello e rigoglioso, tra la fine del mese di febbraio e i primi giorni del mese di marzo bisogna somministrargli un buon concime organico. Le potature, invece, devono essere eseguite tra la fine della stagione invernale e il principio di quella primaverile.
Sia in vaso che in siepe l’Osmanto Odoroso è una pianta facile da gestire.
Malattie e cure in breve
Come già accennato l’Osmanto odoroso è una pianta resistente, questo però non significa che sia inattaccabile. Può capitare appunto che le sue foglie vengano aggredite dalla cocciniglia, questo si verifica soprattutto quando la pianta viene coltivata in una zona con un clima particolarmente caldo e asciutto. Per debellare l’insetto bisogna procedere a eseguire una massiccia potatura, di modo da rimuovere definitivamente i rami colpiti. La cocciniglia viene altresì eliminata irrorando su tutta la superficie della pianta infetta olio bianco minerale. Ovviamente prima di utilizzare il prodotto bisogna sempre leggere attentamente le indicazioni riportate nella confezione.
Curiosità
L’Osmanto Odoroso con la sua rustica bellezza è oggetto di una famosa poesia del poeta e scrittore lombardo Vittorio Sereni. Il componimento, dal titolo Settembre, descrive con parole intense e cariche di musicalità l’atmosfera creata dalla fioritura settembrina dell’Osmanto.