Bignonia: il fiore del successo e prosperità

La Bignonia è una pianta sempreverde rampicante, appartenente alla famiglia delle Bignoniaceae. In origine era nota come Teocoma, per poi prendere il nome del famoso accademico e bibliotecario Paul Brignon.
Il suo portamento la rende molto utilizzata per adornare pergolati, gazebi, muri di giardini; la pianta mostra una parte aerea costituita da ramificazioni lunghe che presentano piccole ventose atte ad aderire ai più diversi supporti.
Il fogliame è lanceolato e con bordi seghettati: se d’estate si presenta di un bel verde acceso, in autunno si ammanta di un colore aranciato. L’inverno coincide con il periodo vegetativo della pianta che dunque perderà tutte le foglie.
La Bignonia si caratterizza per grandi fiori a forma di trombette, con 5 petali arricciati sulle punte e che vanno dal rosso all’arancio fino al rosa: il loro intenso profumo attira api, vespe e calabroni.
Si contano ad oggi 450 specie di Bignonia, alcune originarie del continente asiatico, altre di quello americano. Tra tutte spiccano: la diffusa Bignonia Campsis Radicans, originaria principalmente della Virginia; l’asiatica Campsis Grandiflora che mal sopporta i freddi intensi ed è meno rampicante; la Bignonia Capreolata, simile al caprifoglio e nota per le altezze che raggiunge molto velocemente.

Coltivazione

La Bignonia non necessita di cure particolari: ama gli ambienti soleggiati e riparati dalle correnti e dai venti più freschi. Per garantire una crescita rigogliosa della pianta, è sufficiente predisporre un terreno organico, asciutto e ben drenato: è importante infatti innaffiare la Bignonia solamente quando il terreno risulta asciutto. Ad una pianta adulta basterà generalmente la pioggia, da integrare nei periodi siccitosi.
Si può aiutare una crescita rigogliosa della pianta concimandola, con un insetticida granulare minerale a lento rilascio, ogni 3-4 mesi. Importante è inoltre la potatura, da effettuarsi preferibilmente nel mese di febbraio: è consigliato infatti accorciare i rami più vecchi fino a pochi cm dal terreno, in quanto la Bignonia fiorisce solo su rami nuovi.

Malattie

La Bignonia è, come tutte le piante, soggetta ad attacchi di parassiti. In caso di afidi, è opportuno cacciare questi insetti con potenti getti di acqua e, se necessario, usare un insetticida. Un prodotto specifico è da utilizzarsi in caso di cocciniglia, peraltro contrastabile utilizzando dell’olio bianco.
L’eccessiva umidità causa non solo radici marce, ma anche la comparsa dell’ostico fungo chiamato “mal bianco” e si presenta sotto forma di macchioline bianche: sarebbe opportuno utilizzare non solo un funghicida ma anche operare uno sfoltimento della pianta.

Curiosità

In Sud America (in particolare in Perù, Argentina e Messico) la Bignonia è utilizzata come pianta di buono augurio: adorna spesso le chiese e gli usci delle case. Nel linguaggio dei fiori infatti, regalare la Bignonia significa augurare successo e prosperità.
Le leggende celtiche narrano poi che gli esseri del piccolo popolo, sopratutto fate e folletti, si trasformino in questa bella pianta una volta morti. Molto simili sono i racconti dell’antica Grecia, secondo i quali anche le Muse, una volta spirate, si tramutavano in Bignonie, piante sacre al dio del sole, Apollo.

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