Calluna: la pianta della bellezza e della protezione

Il brugo, o meglio Calluna Vulgaris Hull, è una pianta appartenente alla famiglia delle Ericaceae, genere Calluna, di cui è l’unica rappresentante. Si tratta di una pianta selvatica, spesso chiamata impropriamente erica selvatica. Solitamente ha un portamento erbaceo, ed un ciclo perenne. Aghifoglia sempreverde è una suffruticosa, che non cresce mai più di qualche decina di centimetri. Il fusto è molto ramificato e tende ad avere un andamento prostrato, il che fa apparire la pianta densa. La fioritura è a racemo unilaterale apicale con fiori rosa tenue o color malva, riuniti in gruppi da 20-30cm. I frutti, a capsula, contengono 4 semi cadauno.

Coltivazione

La calluna è una pianta spontanea diffusa in Europa e anche in Italia di coltivazione molto semplice e con poche esigenze. Se viene acquistata è necessario un primo rinvaso in cassetta o vaso, anche con altre piante. Per la crescita sana occorre un terriccio per acidofile, per esempio quello ottimizzato per le azalee. Non si deve usare terriccio prelevato da altre coltivazioni, per via del rischio di contaminazione da funghi e parassiti e si deve sempre predisporre un ambiente in cui le radici possano scendere in profondità ed allargarsi a sufficienza.
È molto importante che l’apparato radicale possa avere accesso costante a terreno umido. La concimazione dovrebbe essere regolare, ogni 10-20 giorni, usando un prodotto liquido o uno in grani adatto a terreni acidi, e la pianta deve essere annaffiata quando la superficie della terra è secca. Non ha bisogno di potature o cure particolari, ma in autunno si possono eliminare i racemi secchi per dare spazio a quelli nuovi in primavera. Non si deve concimare in inverno, ed in questo periodo anche l’irrigaizione può essere ridotta ed in ogni caso il sottovaso deve essere svuotato dopo circa un quarto d’ora, quando l’acqua sarà stata assorbita completamente. È una pianta che non teme assolutamente il gelo, e che anzi preferisce una temperatura fra i 18 e i 20 gradi in media, ma ha bisogno al tempo stesso di un buon grado di esposizione solare e di zone riparate dal vento.

Malattie e cure

La Calluna è una pianta che non teme funghi e parassiti, ma ha un rapporto strano con la luce solare: ne ha molto bisogno, ma fa seccare i suoi fiori, quindi si deve tener d’occhio l’umidità e la temperatura, magari spostandola durante le ore calde. Si deve prestare attenzione a quali rami si tagliano, perché in primavera i rametti verdi sbucano spesso da steli che sembrano morti. Per evitare problemi con il cloro, usare acqua piovana per annaffiare la Calluna.

Curiosità

Nel linguaggio dei fiori indica il desiderio di proteggere. In Scozia viene usata come portafortuna.
Il nome Calluna deriva dal greco “kallos” ossia “bellezza”. In USA è un nome femminile.
In natura ha un ruolo importante nella dieta di molti animali selvatici come i daini e i cervi, oltre che delle pecore e delle capre.

 

 

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