escallonia: cura e coltivazione
Spesso si vedono nelle bordure, nei giardini o nei parchi, siepi verdeggianti e ordinate ma realizzate sempre con le stesse piante. Se si vuole creare un effetto ottico diverso e decisamente raffinato ed elegante, si può optare per una Escallonia originaria del continente americano ed in particolare dell’Argentina: se ne contano almeno 60 specie, per creare così siepi sempre diverse e colorate. Esistono poi varietà nane che sono simili a bellissime sfere fiorite e quindi ideali per essere coltivate in vaso.
L’Escallonia è una pianta arbustiva sempreverde, ornamentale e a crescita piuttosto rapida. Ha una radice massiccia e robusta mentre i fusti sono legnosi e slanciati tanto che, in alcune specie quali la Escallonia Rubra, possono raggiungere anche i 2 mt di altezza; il fogliame è invece vigoroso e lucente, formato da foglie lanceolate e seghettate ai margini.
Le infiorescenze, che sbocciano d’estate, sono costituite da fiorellini tubolari che finiscono per formare una stella (singoli o riuniti in racemi simili a pannocchie), profumati e che possono essere di colore rosa, rossi, bianchi oppure fucsia. Normalmente i fiori resistono sulla pianta fino a giugno ma, se l’ambiente è umido, è possibile che resistano per tutto l’autunno.
Tra le specie di Escallonia più belle c’è la Apple Blossom, molto romantica con i fiori rosa, e la Iveyi con i fiorellini bianchi e il fogliame particolarmente lucido.
Cura della pianta
L’Escallonia predilige i luoghi soleggiati ma anche la mezz’ombra, garantendole però molte ore di luce al giorno per non comprometterne la rigogliosa fioritura. Il terreno, che deve essere ricco di sostanze organiche e ottimamente drenato, deve essere concimato ogni 2 mesi dal momento della ripresa vegetativa con fertilizzante ternario a rilascio lento.
Per quanto riguarda le innaffiature, alla Escallonia bastano le acque piovane, tranne nei periodi particolarmente siccitosi, nei cui casi è importante apportare la quantità di acqua necessaria a mantenere umido il terreno. Si ricordi che si tratta di una pianta rustica, che resiste bene anche alle gelate: in tal caso però sarebbe opportuno porre la pianta in posizione più riparata e, in caso di parti vegetative bruciate dalle basse temperature, basterà asportarle.
Tra le azioni più importanti da fare nella cura della Escallonia c’è poi la potatura: per evitare di avere una pianta sgradevole e selvaggia, è fondamentale potarla regolarmente in primavera per prepararla all’estate quando fiorirà. L’importante è che i tagli di rami lunghi o secchi o malati avvenga con forbici da giardiniere ben disinfettate.
Qualora si voglia riprodurre la Escallonia, è possibile farlo per seme o per talea, operazioni che in entrambi i casi devono avvenire in ambienti caldi e protetti dai vari agenti atmosferici.
Malattie
L’Escallonia è fortunatamente una pianta molto resistente e quasi immune da insetti quali afidi o parassiti, che invece spesso attaccano altre piante; allo stesso modo generalmente non soffre di malattie fungine.