Thunbergia alata: Susanna dagli occhi neri
La Thunbergia alata è una pianta sempreverde rampicante utilizzata, nella maggior parte dei casi, per decorare muri o graticci in legno di bambù; molto bello è anche l’effetto a cascata nel caso in cui venga messa a dimora in vasi su balconi o sui davanzali delle finestre.
La Thunbergia alata fa parte della famiglia delle Acanthaceae ed è originaria dell’Asia, dell’America del Sud ma soprattutto dell’Africa meridionale. Si tratta di una pianta che cresce molto velocemente e presenta fusti sottili e legnosi nella parte inferiore, che possono raggiungere un’altezza di 3 mt. Le sue foglie coriacee sono ovali, appuntite e presentano un bel colore verde bosco.
La caratteristica principale della Thunbergia alata sono però i suoi fiori a trombetta che sbocciano da giugno a settembre: hanno un intenso colore giallo aranciato che, verso l’interno, si scurisce sempre più fino a raggiungere il centro nerastro: per tale motivo la Thunbergia alata è altrimenti nota come Susanna dagli occhi neri.
Sono comunque molte le varietà di Thunbergia alata e si differenziano sostanzialmente in base al colore dei fiori: questi infatti possono essere anche rossi, bianchi oppure rosa.
Metodo di coltivazione
La Thunbergia alata può resistere a temperature non inferiori ai 5°-6°, ma non per lunghi periodi, mentre non sopporta i climi umidi: ciò spiega il fatto che mentre nelle regioni più calde riesce a superare l’inverno, rigenerandosi in primavera, nelle zone più fredde si coltiva solo come pianta annuale.
È una pianta che predilige i luoghi soleggiati, anche se nelle torride giornate estive, quando la temperatura tende a superare i 25°, è importante spostare la pianta in un luogo in penombra.
La Thunbergia richiede un terreno appena acido, soffice e ben drenato: è consigliato infatti inserire cocci o pietra pomice per evitare i dannosi ristagni idrici. Occorre mantenere il terreno umido soprattutto nel corso della bella stagione, ma solo quando questo si presenta asciutto.
Il mese di settembre è quello preposto per la concimazione, da effettuarsi ogni 20 giorni con un prodotto ricco di potassio e liquido, da diluire in acqua; è possibile utilizzare anche un concime granulare, ma in questo caso è bene utilizzarlo ogni 2 mesi.
Malattie
La Thunbergia alata può essere attaccata da acari oppure dagli afidi, che colpiscono in particolar modo i fiori ed i germogli: basta eliminarli con un panno oppure con ovatta imbevuta di acqua e sapone di Marsiglia.
Bisogna poi prestare attenzione ai ristagni d’acqua che possono causare il marciume radicale, l’ingiallimento delle foglie e il loro scolorimento fino alla completa caduta.
Curiosità
La Thunbergia alata deve il suo nome al botanico svedese Carl Peter Thunberg, seguace del più famoso Linneo.
Si pensi che in India e Malesia questa pianta, posata sulle tempie, viene utilizzata per curare il mal di testa; in Kenya viene consumata come insalata oppure come foraggio per gli animali; in Tanganica invece si utilizzano gocce di linfa per lenire le infiammazioni oculari.