Araujia: la pianta della seta
Appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, la pianta della seta, o più propriamente Araujia sericifera Brot. è una pianta originaria del Sud America. Si tratta di una liana perenne con un elevato tasso di crescita, che raggiunge i 5-7metri di lunghezza. Si presenta con fusti coperti da una sottile peluria e che tendono ad avvolgersi e a formare spirali, preferendo crescere su sostegni e reti.
Le foglie, oblunghe e lanceolate sono pressoché glabre, verde scuro sulla parte superiore e coperte da una peluria grigia sul risvolto inferiore. I fiori, bianchi, che producono un nettare denso sono riuniti in cime ascellari. La pianta deve l’appellativo di sericea a causa della peluria che avvolge i semi, marroni e piccoli di forma ovato-lanceolata, contenuti in un frutto follicolare piuttosto grande di colore verde-giallastro.
Coltivazione
La propagazione dell’Arauja si fa in primavera e la riproduzione è gamica. Si devono porre i semi a dimora in un terriccio misto ed umido fino alla germinazione, che avviene in tempi molto ridotti. Una volta sbucate le radici, le piantine si possono porre a dimora nei vasi. La crescita non ha bisogno di particolari cure, ma trattandosi di una pianta molto attiva, si devono prevedere alcuni rinvasi. Nel momento in cui le radici, che crescono rapidamente, iniziano a fuoriuscire dai fori di drenaggio si deve provvedere al cambio con un contenitore più voluminoso, aggiungendo nuovo terriccio fertile e ben drenato. Per ottenere fruttificazione e fioritura la pianta ha bisogno di molte ore di esposizione solare al giorno, ma per crescere vanno bene anche luoghi ombrosi. Teme il gelo, ma tollera il freddo, anche se l’ambiente ideale è caldo ed umido. Per la scelta del terreno si deve preferire un buon drenaggio, con terriccio soffice e molto ricco di nutrienti. Sebbene sia una pianta che mal tollera gli ambienti aridi, si accontenta tranquillamente dell’acqua piovana, quando la coltivazione avvenga in terra, ma in caso di siccità è sempre bene provvedere ad annaffiarla, mentre in vaso il terriccio deve essere sempre umido, e senza ristagni. Per una buona resa, il terriccio va addizionato ogni 20 giorni circa con un concime liquido per piante da fiore e verdi, diluendolo nell’acqua per le innaffiature. Volendo si può optare per una concimazione granulare con azoto, potassio e fosforo, a lento rilascio.
Malattie e Cure
L’Araujia è una pianta che in natura cresce in ambienti di giungla e la selezione naturale l’ha resa particolarmente forte. È molto resistente ai parassiti e non teme particolarmente afidi e cocciniglie, ma è soggetta al marciume delle radici, se ci sono ristagni o se il substrato non è drenato a sufficienza. Per aiutarla a superare gli inverni rigidi, quando non si possano metterla al riparo, è utile pacciamare la base con paglia per proteggere le radici, e sostenere la pianta con un tutore o una rete.
Curiosità
La lanugine dei semi si usava per imbottire bomboniere e oggetti simili.
È detta anche pianta del falso kapok.
La pianta intrappola gli insetti impollinatori con il suo nettare denso e vischioso e questo e le ha valso l’appellativo di crudele.
Fu studiata dal botanico brasiliano Antonio de Araujo e Azevedo da cui prende il nome.