Quisqualis indica: il fiore dell’ambiguità

Appartenente alla famiglia delle Combretaceae, la Quisqualis Indica è una pianta rampicante diffusa nella fascia tropicale di Africa, America ed Australia, ma originaria dell’Asia. È una sempreverde con la struttura formata da molti tralci cilindrici, a portamento rampicante, che raggiunge i 5 metri di lunghezza. Le foglie, numerose e fitte, sono lanceolate, e di colore verde intenso. Le infiorescenze sbocciano nelle intersezioni ascellari e terminali dei rami, con fiori a corolla con cinque petali, molto profumati, riuniti in racemi. La loro colorazione varia nel tempo, dal bianco al rosso, passando per il rosa.

Coltivazione

Pur essendo una pianta di origine tropicale, la Quisqualis si adatta a climi miti, e luoghi parzialmente ombreggiati, prediligendo la prossimità di muri. Se viene coltivata in vaso, l’inverno deve essere protetta, ed in ogni caso mai esposta alla luce solare diretta. Per la coltivazione si devono preferire terreni umidi con una buona percentuale organica, come torba mescolata a terriccio da giardino, sabbia e pomice. Il suo fabbisogno di acqua per le coltivazioni in terra è limitato alle comuni piogge, ma se si va incontro ad un periodo arido, è bene provvedere ad annaffiarla con regolarità, più o meno una volta alla settimana.
Per favorire una crescita equilibrata, vista la sua rapidità di propagazione, il terreno deve essere concimato ogni 15-20 giorni con un prodotto per piante verdi, o un granulare con azoto e potassio, con cadenza trimestrale. La concimazione è indispensabile per la crescita e la fioritura. La propagazione in natura avviene per seme, ma in cattività si fa, in primavera, usando le talee apicali, anche se la speranza di successo è poca. Se si cerca di propagarla, i rametti devono essere trattati con ormoni radicanti ed interrati in un miscuglio di sabbia e torba. Sempre in primavera si può provvedere alla potatura per eliminare i fusti secchi e favorire la fioritura. In condizioni ottimali la Quisqualis riesce ad allungarsi di quasi 10cm al giorno, e di conseguenza la massa delle radici aumenta notevolmente e si deve provvedere almeno ad un rinvaso annuo, incrementando il volume di terra disponibile. Una volta raggiunto un volume cospicuo, si dovrà passare alla sostituzione del terreno con materiale nuovo e ricco di nutrienti, mantenendo il vaso.

Malattie e cure

La Quisqualis indica ha problemi coni ristagni che le causano marciume radicale, e se l’ambiente è troppo umido o piovoso è a rischio di mal bianco e oidio. I parassiti più aggressivi sono gli afidi e la cocciniglia, alle nostre latitudini. Per il fatto di essere sensibile alle infestazioni di funghi, è opportuno un trattamento primaverile con prodotti fungicidi a largo spettro, o provvedere ad interventi antiparassitari biologici specifici. Per evitare il rischio del marciume, il sottovaso deve essere periodicamente svuotato. La pianta cresce rapidamente e soprattutto nei primi anni ha bisogno di tutori per non rischiare che i fusti si spezzino.

Curiosità

La pianta fu studiata dal chirurgo scozzese dr John Ivor Murray che si avvicinò in Cina a questo rampicante sentendo storie sull’uso dei suoi semi come rimedio per la diarrea e contro i vermi intestinali. Nel linguaggio dei fiori rappresenta doppiezza ed ambiguità. per via della colorazione che cambia nel tempo.

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