Caesalpinia Gilliesi, Poinciana: il fiore dell’amore non contraccambiato
Tra le piante più scenografiche del panorama botanico c’è senza dubbio la Caesalpinia Gilliesii, altrimenti nota come Fiore del Paradiso o poinciana.
Appartenente alla famiglia delle Fabacee è originaria dei paesi sudamericani dell’Uruguay e dell’Argentina, oltre ad abbondare nelle regioni più tropicali e calde del pianeta.
La pianta può raggiungere anche i 4 metri di altezza, anche se bisogna attendere almeno 10 anni per apprezzarla in tutta la sua grandezza. Presenta da aprile a ottobre una rigogliosa fioritura con profumate infiorescenze a grappolo, simili a pannocchie: spuntano su racemi che possono sfiorare i 20 cm di lunghezza con i loro lunghi stami di un colore rosso acceso.
Ai fiori subentrano poi frutti simili a baccelli piatti, ricchi di semini scuri ricchi di tannini tossici: gli spiacevoli effetti dell’eventuale ingestione degli stessi si risolve comunque in circa 24 ore.
Coltivazione
La Caesalpina Gilliesi ama gli ambienti soleggiati e resiste molto bene sia agli ambienti cittadini, solitamente inquinati, che a quelli marini, ricchi di salsedine. È preferibile predisporre, in terra o in vaso, un terreno ben drenato, ricco di sostanze organiche e sciolto, da innaffiare solamente quando il terreno risulta asciutto: nel caso in cui la pianta sia piantata a terra, basta la naturale acqua delle piogge; se invece è coltivata in vaso è importante collocare sul fondo perlite o argilla al fine di favorire il drenaggio dell’acqua.
Nonostante si tratti di una pianta particolarmente resistente a temperature sia fredde che calde, nei periodi più freddi è fortemente consigliato pacciamare le radici con paglia e foglie secche. In ogni caso è importante rimarcare che anche se la pianta, in seguito ai rigori invernali, risulta abbastanza danneggiata, tende a riprendersi molto velocemente con le giuste cure. In quest’ultimo caso sarà opportuno intervenire a fine inverno con una potatura che andrà ad agire in particolare sui rami più secchi e rovinati.
Per mantenere la pianta rigogliosa e ben fiorita, è importante infine concimare la Caesalpina Gilliesi in primavera ogni 20 giorni, con un fertilizzante ricco di potassio e azoto, sia esso granulare oppure liquido, da diluire nell’acqua utilizzata per le innaffiature.
Malattie
La Caesalpina Gilliesi teme il marciume radicale a causa delle troppe irrigazioni: in tal caso è fondamentale, soprattutto negli esemplari coltivati in vaso, garantire un buon drenaggio dell’acqua con adeguato substrato sul fondo del contenitore. La Caesalpina Gilliesi patisce però soprattutto la cocciniglia farinosa: è facile accorgersi di questo infestante parassita in quanto sulla pianta cominciano a comparire formazioni cotonose bianche e voluminose. In tal caso è opportuno intervenire velocemente eliminando la cocciniglia con ovatta imbevuta di alcool oppure lavando l’intera pianta con sapone neutro e acqua: in entrambi i casi è bene lavare la pianta alla fine del trattamento.
Curiosità
Il nome della pianta Caesalpina Gilliesi rimanda ad Andrea Cesalpini che non solo era un filosofo e un botanico, ma anche il medico personale del pontefice Clemente VIII.
I fiori di questa pianta dall’aspetto esotico simboleggiano, nell’interessante linguaggio dei fiori, un amore non contraccambiato.