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I benefici dell’arnica


Cos’è l’arnica?

L’arnica è una pianta erbacea che, appartenendo alla famiglia delle Composite, si sviluppa spontaneamente nelle regioni alpine e prealpine, come ad esempio sulle Dolomiti, sulle Alpi del Trentino, nel Parco Nazionale dello Stelvio e in altri posti paragonabili per clima e terreno a questi citati.

Quest’erba ornamentale per la sua bellezza e medicinale per le sostanze curative in essa contenute predilige terricci umidi di montagna, ed oltre ai luoghi precedentemente delineati, si può trovare nelle zone temperate del Nord America, in molteplici regioni dell’Europa centrale ed in Siberia.

É una pianta erbacea perenne, non estremamente alta, che presenta foglie ovali e fiori vivaci, gradevolmente ed aromaticamente profumati, dal colore giallo-arancione e molto simili alle margherite.

Cosa si ricava dall’arnica e quali sono le sue capacità curative?

Dalle parti costituenti dell’arnica si ricavano straordinari oli essenziali alleati del benessere.

Il vegetale di cui si sta argomentando, fin dai tempi antichi si è usato tanto per le sue molteplici capacità curative.

Si è, da sempre appurato che agisce perfettamente sui traumi esterni, avendo proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e antisettiche.

Difatti, grazie a due sostanze chimiche che contiene chiamate diidroelenalina ed elenalina, ridimensiona l’infiammazione e debella i batteri.

I principi attivi della pianta in questione hanno effetti benefici sul vomito, nausea ed emorroidi e nei casi in cui si presentano tendiniti, ematomi, interventi chirurgici, ferite gravi e dolori alla schiena.

Dall’arnica si ricava uno straordinario antidolorifico che, non essendo farmaco allopatico, è adatto a chi non sopporta i dolori e non vuole subire eventuali effetti collaterali legati ai medicinali.

I suoi fiori, molto simili alla margherita, sia per la forma che per il colore, costituiscono quella parte impiegata in erboristeria ed in fitoterapia.
Ad esempio quelli freschi e non essiccati servono per preparare infusi, per trattare, attraverso gli impacchi, i foruncoli, ematomi, contusioni ed infiammazioni e l’unguento ingenerato si usa per curare il Fuoco di Sant’Antonio.

Perchè si usa l’arnica?

I principi attivi dell’arnica, vale a dire i triterpeni, i flavonoidi e i lattoni sesquiterpenici sono i componenti che creano le sue molteplici proprietà, come le antimicrobiche, antinfiammatorie, stimolanti della circolazione ed antidolorifiche.

Si consiglia di assumere sempre il prodotto ricavato solo in via esterna, perché si è constatato che l’uso interno, in dosi medicinali provoca irritazioni gastriche ed altri effetti collaterali, tanto che le cure per via orale si effettuano solo attraverso diluizioni omeopatiche del rimedio.

L’arnica, utilizzata soprattutto sotto forma di pomate, creme o gel, oltre ad essere utile nei casi di slogature, ematomi, distorsioni e flebiti superficiali e a far diminuire il dolore provocato, ad esempio dalle cadute ed urti, favorisce il riassorbimento dei lividi.

Inoltre, può essere impiegata contro l’artrosi, sofferenze articolari e muscolari, punture d’insetto, labbra screpolate, acne, mal di gola ed altri disturbi, spesso in forma di rimedio omeopatico.

In più, grazie alcune sostanze che contiene, garantisce la stimolazione cardiaca, contrastando i cali di pressione dovuti a variazioni meteorologiche ed alleviando il dolore tipico dell’angina pectoris.

Ogni preparato a base di arnica è in grado di agire perfettamente per debellare o tanto meno alleviare quel che finora si è scritto, nonostante venga applicato solo esternamente.

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