Cardamine pratensis: il fiore dai tanti nomi


Il Cardamine Pratensis è un arbusto ornamentale caratterizzato da fiori chiari con sfumature tra il rosa e il lilla. Si tratta di una specie facile da coltivare in piena terra o in vaso ed è presente in natura nei prati incolti di gran parte d’Italia. Resiste bene ai climi più svariati e le sue foglie crude sono commestibili, gustabili in insalata.

Questo  piccolo arbusto ornamentale fa parte della famiglia delle Brassicaceae ed ha origini europee. Spesso viene anche chiamato Billeri dei Prati e può vivere diversi anni: in media il massimo della sua altezza lo raggiunge in 2-5 anni. Il Cardamine non supera in via generale i 50 cm di altezza, ma può anche restare più piccolo in base al clima, alle cure e al tipo di vaso o di manutenzione che gli si riserva. Ha fiori a campanellina bianchi e ben distanziati con sfumature talvolta rosa ed altre lilla, mentre el foglie verdi sono decidue e commestibili, gustabili unicamente a crudo.
Questa piantina dal mood a metà tra il rustico e il romantico è coltivabile praticamente in tutta Italia, sia in vaso che in piena terra e cresce spontanea in prati umidi soprattutto nell’area settentrionale dello stivale. La fioritura avviene tra il mese di maggio e luglio ed è semplice da mantenere in salute in pochi step.

 

Come coltivare il Cardamine Pratensis


Coltivare il Cardamine Pratensis è facile e lo si potrà sistemare sui balconi, in terrazzo in vaso, oppure coltivare in piena terra in giardino o nelle aiuole. Si può partire sia dai semi che dalla piantina pronta, il tutto è acquistabile in vivaio e nei centri per il giardinaggio forniti, oppure online. Di seguito tutti i segreti per coltivare al meglio il Cardamine Pratensis in tutta Italia.

Il terreno: in cui coltivarlo potrà essere a pH neutro, alcalino o acido. Si consiglia però un terriccio pronto e ricco di oligo-elementi, ben aerato e con componente argillosa e sabbiosa.
L’esposizione: non è strettamente legata alla buona crescita e fioritura della pianta; questa infatti si adatta alle zone più diverse e la si potrà quindi sistemare in pieno sole, ombra o mezzombra. È però necessario garantire un riparo dal vento e dagli sbalzi termici e per ricreare al meglio il suo habitat naturale sistematela vicino a specchi d’avcqua o piscine.
Le annaffiature: devono essere costanti ed è bene bagnare poco ma di sovente, soprattutto quando il terriccio risulta molto secco. Il Cardamine Pratensis non soffre l’umidità dell’aria, ma è meglio evitare i ristagni in vaso e in piena terra.

 

 

Cadamine pratensis: malattie e cure

 

Non ci sono particolari afidi, insetti o malattie che colpiscono il Cardamine Pratensis, soprattutto se si seguiranno i suggerimenti di coltivazione. In caso però si notassero degli ingiallimenti nel fusto o nel fogliame la causa sarà sicuramente un eccesso di acqua, mentre se si dovessero presentare attacchi di afidi o simili utilizzare un prodotto naturale adeguato per eliminarli, soprattutto se si ha intenzione di mangiare il fogliame. Per esempio lascia in acqua fredda qualche spicchio di aglio o del peperoncino per almeno 24 ore, poi vaporizza direttamente sulla pianta: gli afidi spariranno in breve tempo.

 

Curiosità

 

Il Cardamine Pratensis ha diversi nomi a seconda delle regioni italiane. Per esempio in Toscana prevale Billeri dei Prati o Crescione dei Prati, in Piemonte prende il nome di Erba celest, in Veneto Erba dreta o Porselane e Raviz salvadegh in Lombardia. Le foglie crude del Cardamine Pratensis come detto si possono mangiare. Il mezzo migliore per gustarle è in insalata.

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