Phlox stolonifera: il tappeto di fiori


Tra le piante perenni il phlox stolonifera rappresenta una delle scelte preferite di molti giardinieri professionisti e amatoriali. Questa specie è ideale infatti per la copertura del terreno, per pareti rocciose oltre che per adornare le aiuole.

Pianta erbacea di tipo perenne e presenta molti fiori colorati a forma di stella. Tanti esemplari sono originari del Nord America, e in genere si suddividono in specie a bassa e alta crescita. Entrambi funzionano perfettamente come copertura del terreno, anche se nel caso della seconda specie è eccellente per creare uno sfondo colorato in un giardino. Il phlox stolonifera richiede poca manutenzione e ha un profumo a dir poco delizioso.

Metodologie di coltivazione

Per piantare i semi del phlox stolonifera basta utilizzare una piccola zappa da giardino  per preparare un letto adeguato. Nello specifico bisogna allentare il terreno a una profondità di circa 35-45 centimetri, e aggiungere poi uno strato di compost da 5 a 10 centimetri. Tuttavia va sottolineato che coltivare il phlox è possibile anche per talee.
Questo esemplare va tra l’altro piantato in primavera dopo che è passata la minaccia del gelo, e le piantine oppure i semi bisogna interrarle da 2,5 a 5 centimetri di distanza le une dalle altre. Se si tratta invece di un esemplare già coltivato in un vaso, è opportuno scavare una buca di circa il doppio del diametro del contenitore e posizionare la pianta in modo che la parte superiore della zolla sia uniforme con la superficie del terreno.
Col terriccio asportato si provvede al riempimento del foro, dopodiché si provvede a compattare il tutto con un’abbondante innaffiatura. In generale, il phlox necessita di un terreno ricco, uniformemente umido e ben drenato, mentre dal punto di vista dell’illuminazione i requisiti variano a seconda della specie.

Malattie e cura

Se il phlox stolonifera riceve meno di 2,5 cm di pioggia a settimana, è importante annaffiarlo regolarmente durante l’estate. Ogni primavera tuttavia è opportuno aggiungere un sottile strato di compost e uno di pacciame da circa 5 centimetri intorno alle piante per aiutarle a mantenere umido il terreno e per controllare le erbacce infestanti. Se si tratta invece di un phlox ad alta crescita, in questo caso conviene ridurre gli steli a circa 5 centimetri sopra il terreno dopo il primo autunno. Detto ciò, per quanto riguarda le potenziali malattie in cui può incorrere il phlox come ad esempio l’oidio che è molto comune in questa specie, bisogna favorire la corretta circolazione dell’aria distanziando le piante ed evitando l’eccesso di acqua sul fogliame. Ridurre gli steli dopo la fioritura può tra l’altro aiutare a eliminare del tutto la diffusione della suddetta muffa.

Caratteristiche uniche della pianta

La specie di phlox strisciante (Phlox subulata) è a bassa crescita e funziona in modo eccellente come copertura del suolo. Inoltre si diffonde lentamente, crescendo in tumuli che ottengono uno spessore di circa 10-15 cm. L’intera pianta nello specifico si trasforma in un tappeto di colore in primavera, quando cioè i fiori coprono ogni centimetro quadrato di fogliame. Questo tipo di phlox è particolarmente sbalorditivo se posizionato su una parete rocciosa; infatti, l’aspetto è simile ad una cascata ricca di colori! Il phlox stolonifera ad alta crescita evidenzia questa sua caratteristica proponendo dei vistosi ciuffi che raggiungono un’altezza massima di 4,50 metri e producono pannocchie di fiori da metà a fine estate.

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