Latte o aspirina? Funzionano davvero con i fiori e le piante?

Il mito dell’aspirina, del latte e del loro utilizzo come fertilizzanti con fiori e piante è da sempre uno dei dubbi e delle curiosità che passano per le menti dei giardinieri più o meno abili.Da anni sul nostro sito, gli articoli dedicati a questi argomenti sono i più letti e commentati e, per questo, abbiamo deciso di dedicare un solo articolo a qualche esperimento che metta a confronto questi particolari ed inusuali “fertilizzanti” fai da te.

In una domenica di giugno, abbiamo avviato il nostro primo esperimento con calle, bicchieri e, ovviamente, latte, acqua e aspirina.

Le condizioni

Prima di iniziare questo piccolo esperimento, è bene specificare quali sono tutte le condizioni ( luogo clima, ecc.) in cui è stato fatto tutto quanto: siamo a fine giugno e  fuori comincia a fare abbastanza caldo, con punte massime di 28-30° C.
Tuttavia in casa ( dove sono stati messi i bicchieri con le calle) c’è abbastanza fresco e la temperatura non supera mai i 24°C.
I fiori sono davanti ad una finestra molto luminosa che nel tardo pomeriggio viene esposta alla luce diretta del sole ( la finestra è  parzialmente chiusa, il vetro aperto).
Le calle, come detto, sono state coltivate in giardino e vengono dallo stesso gruppo di tuberi, stesso vaso, stesso periodo di messa a dimora.

21 giugno 2020

Da un vaso in giardino recido 3 calle uguali ma di colore diverso. Sono tutte dello stesso vaso ma di tre bulbi diversi ( fanno parte di uno stock di cinque bulbi che ho preso in Olanda qualche mese fa).

A sinistra la calla gialla è immersa in un bicchiere di latte, quella bianca in mezzo è in un bicchiere pieno d’acqua in cui ho fatto sciogliere un’Aspirina C da 400mg, mentre la terza a destra, di colore viola, è in un bicchiere d’acqua di rubinetto.

22 giugno 2020

Dopo 24 ore dall’inizio dell’esperimento tutto sembra ancora tranquillo.
Solo una cosa sembra chiara: la calla è un fiore che resiste bene dopo esser stata recisa.

Ma se andiamo a guardare più da vicino, qualche piccola differenza si può già notare:

  1. La calla viola immersa nell’acqua è forse la meno fresca delle tre e, inoltre, il livello dell’acqua nel bicchiere è uguale a ieri mattina.
  2. La calla bianca sembra ancora bellissima, anche se ha perso lievemente il suo bianco candido. Il livello dell’acqua ( con aspirina) è quello sceso più di tutte. Rispetto a ieri infatti, il livello del mix acqua/aspirina si è abbassato di ca. 3-4 mm.
  3. La calla gialla sembra appena tagliata e non è minimamente cambiata rispetto a ieri. Il livello del latte nel bicchiere è sceso di 1 mm ca o poco meno.

23 giugno

Siamo al terzo giorno e il nostro piccolo esperimento con latte, calle e aspirina è iniziato da ormai 72 ore.
I tre fiori sembrano stare ancora bene ma, è il contenuto dei bicchieri che è cambiato in questi 3 giorni.

  1. La calla viola nel bicchiere d’acqua è forse quella che mostra qualche leggero segno di cedimento: si sta piegando per colpa del suo peso ma resta comunque in buona forma. Il livello dell’acqua non scende.
  2. La calla bianca nel bicchiere con acqua e aspirina è ancora ben sostenuta. Il livello dell’acqua nel bicchiere è quello che scende più velocemente e ora il colore dell’acqua sta prendendo un colore giallino misto verde chiaro.
  3. La calla gialla immersa nel latte è ancora la più bella. Il latte nel bicchiere continua a calare di livello lentamente e anche ad addensarsi. Ma questo dopo 3 giorni è normale.

24 giugno

Il quarto giorno abbiamo coperto con un po’ di carta stagnola i tre bicchieri poiché, specie il latte cominciava ad emanare un cattivo odore.
I fiori cominciano a mostrare nuovi, evidenti, cambiamenti:

  1. La calla bianca nel bicchiere con acqua e aspirina ha cambiato completamente colorazione e ora è diventata verde chiaro, così come l’acqua in cui è contenuta. Questo fiore ha mostrato inoltre un cedimento sulla base e, per questo ora è il più “basso” di tutti. Il livello dell’acqua è sceso ancora.
  2. La calla viola ha ceduto pochissimo è si sta lentamente coprendo di verde. Il livello dell’acqua nel bicchiere non scende.
  3. La calla gialla immersa nel bicchiere di latte continua a non mostrare alcun segno di cedimento. Il livello del latte scende lentamente. Per ora questo fiore vince su tutti.

25 giugno

Quinto giorno dall’inizio del nostro piccolo esperimento e tutto sembra abbastanza invariato rispetto a ieri.
Cambiamo prospettiva della foto per mostrare un po’ meglio il colore dell’acqua nel bicchiere con l’aspirina e anche lo stato della calla per “intero”.
Per il resto ci sono pochi cambiamenti percettibili. Probabilmente questi fiori resteranno qui per molti giorni!

26 giugno 2020

6° giorno dall’inizio e tutto sembra ancora calmo.
Da questa prospettiva si vede meglio come i tre fiori stiano lentamente cedendo per colpa del loro peso.

  1. Intanto il latte nel bicchiere nella calla gialla sta lentamente addensandosi e diventando formaggio e, forse, per questo motivo, anche questo fiore, che  fino ad ora è sempre stato fresco e bello, comincia a mostrare qualche piccolo segno di appassimento.
  2. La calla verde ( bianca all’inizio) sembra un fiore di vetro e, sebbene abbia ceduto alla base ha ormai colorato il contenuto del bicchiere di acqua e aspirina di un giallo intenso.
  3. La calla viola nel bicchiere con l’acqua resta stabile e non mostra alcun segno evidente di cambiamento.

26 giugno (pomeriggio)

Sono le 16.20 ca del 6° giorno e, quando rientro a casa, ecco il primo grande cambiamento dall’inizio dell’esperimento!

La calla nel bicchiere con acqua e aspirina ha avuto il secondo cedimento ed è uscita quasi completamente dal bicchiere.
Siccome è ancora un po’ immersa nel liquido aspetto a toglierla.
-D’ora in poi aggiornerò questo articolo ogni qualvolta ci saranno cambiamenti.

27 giugno 2020


Come era prevedibile, stamattina la calla verde è caduta fuori dal bicchiere con l’acqua e aspirina.
Ormai era piegata in due punti e, sebbene il fiore fosse ben conservato dopo questi primi 7 giorni, non poteva ancora resistere a lungo in questa posizione.

Il mix nel bicchiere, ormai di un giallo intenso, puzza di un acido fortissimo e, forse non è il luogo adatto per conservare un fiore per troppi giorni. Il livello è calato di circa 1 cm rispetto al primo giorno e, forse è stato questo ad appesantire e sbilanciare troppo il fiore.
Magari l’aspirina si presta meglio a fiori o piante più grosse!

Eliminiamo questo fiore e proseguiamo col latte( ormai ridotto a formaggio) e l’acqua.

29 giugno 2020

Il calore inizia a farsi sentire e, anche a casa, la temperatura ha ormai raggiunto i 27 ° C.
La calla viola immersa nell’acqua è piegata a quasi 90 ° ma resiste ancora, mentre la calla gialla immersa nel latte, ora trasformato in formaggio, rimane in buona forma.

Dopo 9 giorni il livello del latte è sceso di circa 3 mm, mentre il livello dell’acqua sembra stabile e pari a quello del primo giorno.

2 Luglio 2020

Come accaduto per l’acqua con l’aspirina, anche per il latte, nel momento in cui questo comincia a diventare troppo deteriorato, finisce per danneggiare anche il fiore in cui esso è contenuto.
E così, stamattina, anche la calla gialla ha cominciato a deteriorarsi e diventare color marrone.
Il latte ormai emette un odore fastidioso e, in questo stato non può fare altro che danni.
Nel frattempo la calla viola, nonostante abbia ceduto sin dall’inizio, resta immersa nell’acqua utilizzandola pochissimo.
La prima conclusione sembrerebbe indicare che latte (soprattutto) e aspirina sono utili a prolungare la conservazione dei fiori ma, come è ovvio, col tempo si deteriorano molto più velocemente dell’acqua portando il fiore ad un’improvviso decadimento.
La soluzione può essere quella di cambiare ogni settimana il latte o l’acqua con l’aspirina ma i costi sono certamente superiori rispetto a quanto accadrebbe con l’acqua.

3 Luglio 2020

13° giorno dall’inizio del nostro piccolo esperimento.
Ma probabilmente siamo ormai alla fine.
La calla gialla è quasi completamente marrone e il latte allo stato di composizione massima.
La calla viola invece, è piegata a quasi 90°, ormai piuttosto deteriorata e non mostra più segni particolari di cambiamento.

4 luglio 2020


A quasi 2 settimane dall’inizio del nostro piccolo esperimento, decidiamo di porre fine a tutto quanto.
La calla gialla immersa nel latte è ormai quasi completamente marrone e il latte, trasformatosi in un blocco di formaggio duro e puzzolente immerso in un liquido bianco e trasparente, emana un cattivo odore quasi insopportabile.
La  calla viola immersa nell’acqua ha perso tutta la sua bellezza da diversi giorni e resta inerme e piegata.

Le nostre osservazioni

Il latte ha sicuramente conservato meglio di tutti ( acqua e acqua con aspirina) la calla contenuta nel bicchiere ma, essendo un liquido facilmente degradabile col tempo e, soprattutto col caldo di questa stagione, ha avuto un tracollo improvviso dopo una decina di giorni, portando con sé la freschezza del fiore che si è appassito non appena il latte ha cominciato a degradarsi.
La calla immersa nell’acqua con aspirina ha avuto un decadimento parziale e più veloce ma è quella che, assorbendo acqua più velocemente, si è anche appesantita più rapidamente. Forse questo potrebbe spiegare il perché si sia piegata due volte prima di cadere fuori dal bicchiere.
La calla viola nel bicchiere d’acqua  ha ceduto lentamente degradandosi poco alla  volta. Forse il metodo tradizionale del fiore nell’acqua resta ancora il più economico, profumato e sicuro.
Ma se volete osare, avete voglia di prolungare la vita dei vostri fiori recisi e avete molto latte in casa (in modo da poterlo cambiare prima che deteriori), questa soluzione è forse la migliore!

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