Astrantia: il fiore della protezione

Le piante del genere Astrantia, che appartengono alle Apiaceae, Umbrelliferae, sono originarie dell’Eurasia e crescono in tutta Europa, nel Caucaso e in quasi tutte le regioni italiane sulle colline e anche nella fascia montana. Si tratta di una pianta emicriptofita che si riproduce per gemme a livello del suolo.

Ne esistono tante varietà, tutte erbacee caduche con un portamento che può essere eretto, espanso e in molti casi cespitoso. Queste belle piante da fiore hanno grandi foglie molto lucide e di un colore verde scuro e profondo, con profonde lobature.

Producono dei fiori piccoli e riuniti in palline e ombrelli dal colore bianco, macchiato da sfumature che vanno dal rosso al rosa e circondati da brattee che possono essere verdi oppure colorate e raggiungono il loro apice in estate, molto visibili sopra il fogliame.

Di solito non superano i 70 cm di altezza e ne esistono varietà con la colorazione dei fiori molto pronunciata, ma sempre delicata, come l’Astrantia Maxima che ha tonalità del rosa antico.

Metodologie di coltivazione

In tutta la zona caucasica europea le piante del genere Astrantia crescono spontaneamente nel sottobosco in posizione non troppo soleggiata, ma amano i terreni piuttosto ricchi e umidi, privi però di ristagni.

Si possono coltivare anche in zone esposte alla luce solare, ma in questo caso bisogna irrigarle più spesso e c’è sempre il problema del drenaggio del terreno, che deve essere perfetto per non causare marciume nelle radici, perché l’Astrantia ha un rizoma che non tollera certe condizioni.

Si possono piantare in giardino oppure in campagna e sono perfette per creare i bordi misti anche in zone dove sono presenti un po’ di sassi che rendono difficile la crescita di piante meno rustiche.

A seconda della varietà, le Astrantia possono formare bellissimi cespugli e quindi conviene piantarle a circa una quarantina di centimetri di distanza l’una dall’altra, perché così potranno esprimere al meglio la loro forma naturale.

Non hanno bisogno di cure particolari ma in primavera si deve fertilizzare il terreno con concime organico, oppure una miscela minerale a lento rilascio per non danneggiare le radici. Visto che sono piante da sottobosco, in autunno è utile una pacciamatura, utilizzando fogliame preparato, oppure del compost maturo per proteggere la base della pianta.

Malattie e cure

L’Astrantia e non teme cocciniglia o altri parassiti, anche se può essere una preda ghiotta per le lumache. La cura principale di cui può aver bisogno è quella contro i ristagni alla base e intorno al rizoma, quindi prima di trapiantarla bisogna assicurarsi che il terreno sia sufficientemente drenante.

Curiosità

Il nome di questa pianta deriva dalla parola latina che indica le stelle e simboleggia coraggio, tenacia e forza. Nel linguaggio dei fiori rappresenta la protezione. Le infiorescenze si possono anche recidere e in acqua durano molto e anche essiccate.

Alcune varietà come l’Astrantia Major si possono usare come purganti e diuretici assumendo un decotto fatto con il rizoma, ma il sapore non è per niente invitante.

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