Watsonia: caratteristiche, cure e curiosità
I delicati bulbi di Watsonia (Iridaceae) fioriscono in piena estate, quattro mesi dopo la loro semina. Il risultato permette di ottenere in poco tempo un piantina luminosa e imponente, conosciuta per la sua proprietà di attrarre sia i colibrì sia gli insetti impollinatori. Originaria del Sudafrica, prospera nei climi caldi e si caratterizza per le foglie lunghe circa 18 pollici. Al di sopra del fogliame si potranno ammirare i coloratissimi fiori arcobaleno: arancioni, rossi, rosa, corallo, bianchi o gialli. Sebbene all’inizio le tonalità presenti in natura fossero ridotte, con il tempo gli allevatori hanno creato combinazioni di colore davvero spettacolari! Quest’ampia varietà stilistica fa sì che gli esemplari possano essere usati per spazi verdi o bordure per le aiuole. Attenzione però: la scarsa resistenza al freddo (fino ad un massimo di +4°C) impone di stoccare la Watsonia al coperto nei mesi invernali. Questo permetterà di proteggere la pianta dalle lesioni del congelamento. In estate invece, via libera alla creazione di decorazioni e composizioni che sfruttino la forma slanciata e originale della Watsonia.
Come coltivarla?
Prendersi cura della Watsonia è molto semplice. Dopo aver stabilito una zona del giardino ben soleggiata e drenata, sarà possibile collocare i bulbi ad una profondità di di circa 8-10 centimetri. Meglio optare per una tipologia di terreno sabbioso o argilloso con acidità neutra e una discreta umidità. Il fiore ha poi bisogno di spazio per sbocciare in tutta la sua bellezza; di conseguenza sarà bene distanziare i singoli esemplari di 10-12 pollici (circa 30 centimetri) l’uno dall’altro. Ciò consentirà di creare composizioni armoniose e molto colorate, permettendo allo stelo eretto di trovare spazio per la crescita. L’altezza media oscilla infatti tra i 30 e i 70 centimetri! La Watsonia necessita infine di una sola accortezza: nei quattro mesi precedenti alla fioritura è obbligatorio annaffiare regolarmente; dopo la fioritura basterà mantenere il terreno moderatamente umido per evitare ristagni e muffe.
Come prendersi cura della Watsonia?
La Watsonia è una pianta straordinariamente robusta. Non soltanto è in grado di resistere agli attacchi dei parassiti, ma può fortificarsi con una fornitura mensile di concime minerale (sia nei mesi invernali sia nel corso della primavera). La più grande antagonista del fiore è senza dubbio la muffa. Essendo originaria del Sudafrica, la Watsonia è infatti in grado di sopravvivere anche in condizioni scarsamente umide. Per questo motivo i bulbi sono molto sensibili all’eccesso d’acqua che causa muffe e marciumi in pochissimo tempo. Il nostro consiglio è quello di ricreare l’habitat naturale della Watsonia senza temere di lasciare il terriccio secco e/o discretamente umido.
Curiosità sulla pianta di Watsonia: cosa sapere?
Conosciuta anche come Purple Watsonia o Pink Watsonia, la pianta è in grado di raggiungere un’altezza di oltre due metri! Gli esemplari più rari in natura sono quelli di colore bianco, mentre alcuni interessanti ibridi – come la Watsonia Borbonica – sono certamente i più difficili da trovare. Infine, la pianta di Watsonia ha ispirato il nome maschile britannico Watson. Il suo significato? Potente guerriero. Una descrizione che calza a pennello con la maestosità elegante e delicata di una delle più rinomate piante estive.