Angelonia: il fiore della spiritualità

Tra le piante erbacee della famiglia delle plantaginaleae troviamo l’ angelonia. Essa è di origine messicana e dell’America centrale. La sua peculiarità è quella di avere delle caule slanciate che, in altezza, sfiorano spesso i 30 cm.
Connotato principale è che i fiori di questa pianta hanno un aspetto simile ad una spiga, ricoperti da rigogliose foglie Verdi.
Il cuore del fiore, ovvero la parte che ricopre e protegge gli organi riproduttivi, ricorda l’orchidea.
La sua gamma di colori, che dipendono dalle varietà, vira dal bianco al rosa, dal viola al blu.
L’angelonia molto elegante, perenne o annuale. Cresce spontaneamente soprattutto nelle macchie equatoriali dell’Argentina e del Brasile. In queste zone la pianta è molto utilizzata per scopi medici e terapeutici tradizionali, mentre per fini estetici decora e abbellisce l’ambiente sfoggiando al meglio le sue peculiarità aggraziate e armoniose, arricchendo di colore balconi e aiuole. Se recisa, viene utilizzata per la realizzazione di magnifiche composizioni e bouquet creativi.

Metodologie di coltivazione.

La coltivazione ideale per l’angelonia è quella in vaso. Importante che il terriccio utilizzato sia impermeabile e denso di materiale organico. Fondamentale spostare la pianta dal vaso di acquisto e collocarla in uno più grande e accogliente.
L’ annaffiatura deve essere regolare soprattutto nei periodi di protratta siccità. Le piantine coltivate in vaso vanno annaffiate tutti i giorni evitando che l’acqua ristagni nel sottovaso. Se si ha un terrazzo, si può installare un sistema di erogazione a goccia da collocare nel vaso, pianificando l’irrigazione su misura e senza sprechi; nel giardino o nelle aiuole si può adottare un sistema di aspersione con un’ attrezzatura che consenta di diversificare le micronebulizzazioni per ritmi e quantità di acqua.
La pianta va concimata con un apposito fertilizzante abbiente di fosforo e potassio ma povero di azoto. La concimazione va effettuata nella fase in cui la pianta esplica le sue varie funzioni vitali.
Questa meraviglia della natura può essere riprodotta per seme e per talea.
La stagione regina per la seminagione di questa pianta è la primavera: si effettua utilizzando uno strato drenante che conservi al meglio l’umidità e la temperatura tra i 24 ° e i 26 ° C. Il connubio tra la giusta umidità e l’adeguata temperatura favorisce la nascita delle nuove piantine in circa due mesi. Una volta cresciute si sposteranno o in terra, nei giardini e nelle aiuole, o in singoli vasi.
Nella riproduzione per talea, si asportano i fusti non più alti di 10 cm, si conservano solo le foglie prominenti che saranno sotterrate ortogonalmente con sabbia e torba. Questa commistione dovrà mantenersi sempre umida per permettere alla pianta di radicarsi bene.
La potatura va effettuata recidendo i neonati steli con i fiori avvizziti.

Malattie e cure.

Le muffe attaccano in maniera aggressiva gli steli di questa stupenda pianta: dunque bisognerà fare molta attenzione se il clima dovesse essere particolarmente umido!
Se dovesse esserci una colonizzazione della muffa sugli steli, curare la pianta con trattamenti antiparassitari adatti, meglio se di origine biologica poiché i prodotti naturali non intralciano gli insetti impollinatori e, soprattutto, rispettano l’ambiente. Se si opta per la coltivazione in vaso, ideale è proteggerla dal freddo quando la temperatura esterna scende sotto gli 8 ° e 10 ° C. Durante il periodo delle gelate si può anche tenere in casa: l’importante è che non sia esposta direttamente alle fonti di calore generate dagli impianti di riscaldamento domestico.

Curiosità.

L’angelonia simboleggia la placidità e la spiritualità.

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