Ritrovate 1000 piante rare rubate in Cile del valore di oltre 1 milione di Euro

27 Aprile 2021-Restituiti al Cile oltre 1000 cactus rari sequestrati a un trafficante italiano. Le piante, che saranno reintrodotte in natura nel deserto di Atacama dove erano state estirpate, avrebbero fruttato sul mercato clandestino oltre un milione di euro.

Sono appena tornati in Cile, da dove erano stati sottratti oltre un anno fa per essere introdotti in Italia illegalmente, oltre 1000 cactus rari, alcuni appartenenti a specie in via di estinzione del genere Copiapoa, che crescono endemici nel deserto di Atacama, nel nord del Cile. Si tratta di uno dei deserti più aridi al mondo con condizioni ambientali estreme e rada vegetazione molto specializzata.

“Operazione Atacama” è il nome che ha assegnato il nucleo dei carabinieri CITES (convenzione di Washington sul commercio internazionale di specie minacciate di estinzione) di Ancona, preposto a questo caso di traffico internazionale di piante rare. Il valore sul mercato clandestino a cui erano destinate, tra Europa e Asia, è stato calcolato in oltre un milione di euro. Si tratta del sequestro di piante per collezionisti di maggior valore che sia mai stato registrato nel nostro Paese.

Grazie a uno sforzo congiunto dei carabinieri forestali, dell’Orto Botanico dell’Università di Milano, di esperti italiani di cactacee e dell’Associazione per la Biodiversità e la sua Conservazione di Bologna, le piante hanno trovato ospitalità nelle serre dell’orto botanico milanese, sono state classificate e sottoposte ad analisi dal botanico forense Marco Caccianiga, che ha potuto stimare con assoluta certezza l’origine selvatica delle piante confiscate. In alcuni casi è stato possibile persino stabilire la località esatta in cui erano state raccolte in natura, grazie a sofisticate analisi dei piccoli campioni di terra rimasti attaccati alle radici.

Infine, con il contributo economico della IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) procurato dall’esperta IUCN Barbara Goettsch di Cambridge (UK), il supporto dell’Orto Botanico di Milano, e le indicazioni di Pablo Guerrero, direttore del dottorato in scienze biologiche, area botanica della facoltà di Scienze Naturali e Oceanografiche dell’Università di Concepción in Cile, i cactus sono partiti da Linate.

Un filmato documenta la loro nuova sistemazione provvisoria a Santiago del Cile. Ora sono nelle mani della Corporación Nacional Forestal del Cile (CONAF), ente che si occupa della protezione delle risorse naturali cilene e del Servizio Agrícola y Ganadero (SAG), per la quarantena.

“Ci auguriamo di saperle presto nel loro deserto – ha dichiarato Andrea Cattabriga, presidente dell’Associazione per la Biodiversità e la sua Conservazione di Bologna – a testimonianza che l’impegno di istituzioni, ricercatori, associazioni e privati possono portare a grandi risultati di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale e ambientale”. Ha aggiunto Cattabriga: “E speriamo che questo caso rimanga come deterrente. La collaborazione internazionale può sconfiggere almeno un aspetto del mercato clandestino di piante e animali”.

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