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Jacobaea leucophylla: il fiore dalle proprietà decongestionanti

Quando si parla di Jacobaea Leucophylla ci si riferisce solitamente a una varietà appartenente alle spermatofite dicotiledoni, della famiglia delle Asteraceae.
L’aspetto è piuttosto comune, poiché si tratta di ebacee caratterizzate da un fiore giallo simile alla margherita che sboccia annualmente e cresce spontaneamente senza bisogno di particolari accortezze.
È possibile attribuire la sua provenienza all’Isola di Capo Verde, dalla quale probabilmente deriva il suo nome ripreso dalla classificazione come S. Jago.
In alternativa l’appellativo potrebbe essere un riferimento a San Giacomo, secondo una leggenda più romantica e meno pratica.
La pianta solitamente si sviluppa in altezza per alcuni centimetri, arrivando a raggiungere pure 10 dm nella variante alpina.
La caratteristica principale della varietà è quella di essere una coltivazione perenne, che mantiene la propria base tutto l’anno per poi fiorire solo in primavera.
La radice sotterranea consiste essenzialmente in un rizoma, mentre la parte epigea è eretta e ascendente.
Le foglie basali sono sempre presenti, mentre quelle caulinari sono disposte secondo un criterio di alternanza.

Coltivazione

La Jacobaea Leucophylla è una pianta decisamente resistente, capace di sopportare agevolmente le basse temperature e di crescere anche in montagna quando il gelo si sviluppa tra le montagne.
La condizione ideale prevede di collocare l’arbusto in una zona leggermente riparata, magari coperto e protetto dal vento e dalla pioggia in modo che possa svilupparsi più facilmente.
L’asse fiorale si mantiene dritto ed eretto per la maggior parte del tempo, finché non spuntano varie inflorescenze che colorano di giallo la struttura, solitamente in gran numero a creare formazioni corimbose.
Numerose sono le specie in natura, alcune dalla base più legnosa e altre invece acquatiche, capaci di svilupparsi in totale autonomia anche in condizione di forte umidità.
La coltivazione della tipologia legnosa è pertanto piuttosto semplice e prevede un’innaffiatura regolare ma non troppo abbondante, soprattutto nel periodo invernale quando la compresenza di acque e gelate potrebbe risultare molto nociva per la crescita e lo sviluppo.

Malattie e cure

Come molte piante, anche la Jacobaea Leucophylla teme notevolmente i parassiti di natura funginea, che possono provocare malattie gravi per il fusto.
Tendenzialmente il pericolo è che questo marcisca a livello delle radici, rendendo impossibile la sua sopravvivenza.
Il consiglio è quello di mantenere la specie legnosa quanto più possibile a riparo dall’umidità, utilizzando appositi accorgimenti naturali per evitare che microrganismi del genere possano andare a minare la sua salute.

Curiosità

Secondo alcuni esperti, la Jacobaea Leucophylla possiede discrete proprietà decongestionanti, soprattutto per quanto riguarda una zona delicata come quella oculare.
Per questo motivo viene spesso utilizzata in erboristeria per creare degli infusi da porre direttamente sull’area per consentire di sfiammarla in breve tempo.
La sua ampia diffusione in tutto il bacino del Mediterraneo rende la sua reperibilità semplice e il suo utilizzo frequente anche a livello domestico.

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