Come coltivare il caco in vaso o in giardino

Il caco è un frutto stupendo, che è possibile coltivare a casa senza grosse difficoltà, basta fare qualche piccola attenzione.
Si tratta di piante assai longeve e dalla grande produttività.
I frutti sono inoltre particolarmente ricchi di vitamine e sali minerali, anche di antiossidanti utili nella prevenzione dei tumori, nonché molto versatili in cucina.
La pianta del caco ha origini lontane, “nasce in Oriente, più precisamente in  Cina, da cui è stata importata in Europa nell’800.
L’albero ha il nome scientifico di diospyros kaki, le sue foglie sono di un colore verde acceso, molto gradevole.  Alla caduta delle foglie, i frutti restano attaccati ai rami fino alla maturazione: si tratta di una pianta molto bella anche a livello estetico,

E’ anche ornamentale.

La coltivazione

Coltivare il caco non è difficile, perché sono piante che si adattano molto bene a qualunque ambiente e beneficiano soprattutto del clima mediterraneo.
Per coltivarle bisogna tenere a mente che il terreno ideale è fresco, fertile e areato, bisogna però evitare il ristagno d’acqua, il quale potrebbe risultare dannoso. È importante inoltre, proteggere la pianta giovane dalle gelate invernali e dai venti, posizionandola ove possa prendere la maggior quantità di luce solare possibile.
La coltivazione può partire sia dal seme che dalla talea, anche se va detto che quest’ultimo sistema è più diffuso.

Il trapianto

Importante è l’operazione di trapianto, che non è difficile: bisogna scavare una buca ampia e provvedere ad inserire la pianta in modo che fuoriesca il colletto, prestando attenzione a smuovere la terra intorno alle radici, per evitare i ristagni idrici. È bene dire che il momento più indicato per il trapianto è quello compreso tra l’autunno e l’inverno.
Dopo l’innesto bisogna pensare a irrigare e a concimare correttamente la pianta; come si è detto, bisogna dosare l’acqua per evitare che ristagni.
La concimazione è un altro fattore importante a cui badare nella coltivazione del caco: la pianta beneficerà di letame maturo nello strato superficiale della terra; tra i concimi organici più adatti troviamo corrunghia e stallatico in pellet.

Per quanto riguarda la coltivazione in vaso, si tratta di un modo semplice e molto diffuso per quanto riguarda questa pianta: è sufficiente predisporre un vaso grande, di 50 o 60 cm di diametro, e seguire le indicazioni precedenti. Sarà così possibile avere il proprio alberello di cachi sul terrazzo, anche se ovviamente, la produzione dei frutti risulterà ridotta rispetto alla pianta interrata.

Fioritura e raccolto

Si tratta di due momenti ben distinti: infatti la fioritura avviene nel periodo primaverile, mentre i frutti maturano in autunno, tra ottobre e novembre; a questo proposito, giova dire che nel Sud Italia, complici le temperature più miti, si possono lasciare i frutti sulla pianta fino a completa maturazione, mentre al Nord conviene raccoglierli e lasciarli maturare in cassette in luoghi freschi ed asciutti per qualche settimana.

Cautele

Pur essendo una pianta facile da coltivare, è bene prestare attenzione ad alcuni fattori che possono danneggiare la pianta stessa e pregiudicarne la produzione dei frutti.
Bisogna fare attenzione alla potatura, sfoltendo i rami eccessivamente fitti .

Aanche la cimatura non deve essere troppo aggressiva.
È importante sottolineare che la pianta va protetta dalle malattie, quali ad esempio tumore batterico e muffa grigia; così come   dai parassiti, tra i quali annoveriamo la mosca della frutta e la cocciniglia.

Come si è visto, seguendo tutti questi piccoli consigli ed avvertimenti, si potrà coltivare nella massima serenità una pianta longeva e preziosa come quella del caco, molto bella anche solo a livello ornamentale.
Tra le  diverse varietàricordiamo il  caco hachiya e yokono, caco mela, caco mela e cioccolatino e caco vaniglia.
Frutti dolci e ricchi di virtù, buoni da soli o impiegati in tantissime gustose ricette.

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