“I frutti del castello”; l’1 e il 2 ottobre al Castello di Paderna a Pontenure (PC)
Per l’edizione 2022 di I frutti del castello, che si svolgerà nel primo fine settimana di ottobre (1 e 2 ottobre) nel parco e nelle sale del castello medioevale di Paderna presso Pontenure (PC) è in fase di perfezionamento un ricco programma culturale e di intrattenimento attorno ai temi della botanica, dell’ambiente, del giardinaggio, ma non solo. “Oggi per accontentare tutti i visitatori e fungere da catalizzatore culturale, una manifestazione di giardinaggio che non sia solo mercato deve saper spaziare – dice la padrona di casa Cristina Pettorelli – e per questo abbiamo inserito piccole cose un po’ diverse per riprendersi il proprio tempo, per esempio un angolo verde dove lavorare a maglia con l’Associazione Knitviktim, la degustazione scientifica dei frutti antichi emiliano romagnoli, la cerimonia giapponese del tè che insegna a riappropriarsi dei gesti della quotidianità e caricarli di un significato superiore”. Alcune conversazioni e presentazioni di libri ruoteranno su argomenti che sono curiosi solo per caso, in realtà chiamano in causa il mondo delle piante e l’ambiente con le competenze scientifiche contemporanee.
Anche le uve hanno genitori (sabato 1 ottobre ore 11,30). Un gruppo di lavoro del CNR di Torino fa ricerca da trent’anni sulla vite, compiendo un cammino a ritroso per il riconoscimento e la salvaguardia delle vecchie varietà di vitigni del Nord Ovest italiano. Storie di percorsi ricostruiti, di sorprese internazionali, di nomi storpiati e trasfigurati, di flebili ma importanti indizi, di genitori prolifici e di altri avari nel cedere i buoni geni. Anna Schneider, ricercatrice CNR e custode con un piccolo drappello di scienziati della collezione ampelografica di Grinzane Cavour (CN), racconta con passione e un filo di suspense la storia del suo trentennale lavoro e del significato che ha mantenere viva la biodiversità della vite.
Plant blindness (domenica 2 ottobre ore 10,30). Che cos’è la cecità alle piante e perché l’UICN (Unione internazionale di conservazione della natura) se ne sta occupando? Il naturalista bolognese Andrea Cattabriga, membro dell’UICN per le piante succulente e vivaista, fa il punto su una scoperta recente di un problema che ha radici molto indietro nella storia dell’uomo. Ma oggi non si può più essere ciechi; senza la consapevolezza dell’importanza delle piante per la nostra vita, non ci può essere futuro.


Che c’entra la neve? (sabato 1 ottobre ore 17,30). La conservazione dei cibi, il piacere del vino ghiacciato nell’antico Egitto come nel mondo romano e i problemi ambientali di oggi, dalla neve per raffreddare gli alimenti alla neve che non c’è più. Storia, ambiente, economia si intrecciano. Ne parla il professore all’Università di Parma Alberto Grandi raccontando il suo nuovo libro, uscito in maggio per Aboca Edizioni, L’incredibile storia della neve e della sua scomparsa. Dalle civiltà mesopotamiche al frigorifero, dai cocktail all’emergenza climatica.
Che strano, che buono! (sabato 1 ottobre ore 14,00). Gli ortaggi esotici coltivabili nei nostri climi raccontati da Alessio Gennari, naturalista di formazione e ortolano per scelta che, nel suo orto sinergico a San Secondo di Parma, accoglie la biodiversità orticola dell’intero pianeta, soprattutto specie esotiche commestibili a rischio di estinzione. Ogni estate, 800 specie e varietà regalano fiori, frutti, semi, foglie, radici alla tavola e partecipano alla conservazione del patrimonio genetico sempre più eroso dall’omologazione agricola.
Orario: sabato 1 e domenica 2 ottobre, dalle ore 9.00 alle 18.30.
L’ingresso a I Frutti del Castello è con biglietto al costo di 10,00 euro a persona. Ridotto € 8,00. Omaggio per i bambini fino a 14 anni e per disabili non autosufficienti.
I visitatori della manifestazione potranno disporre di:
– Ampi parcheggi
– Punto ristoro e caffetteria
– Area deposito merci acquistate
Per informazioni: I Frutti del Castello
Tel. 3349790207
E-mail: info@fruttidelcastello.it
Sito Web: www.fruttidelcastello.it