MyPlant & Garden 2023: Dal 22 al 24 febbraio torna l’International Green Expo

Settima edizione del più importante momento espositivo, commerciale e culturale del verde vivo e progettato in Italia: in rassegna dal 22 al 24 febbraio a Myplant & Garden il meglio delle produzioni, dei servizi, della ricerca, della progettazione e della creatività delle filiere green.


640 marchi di cui il 22% dall’estero in esposizione trasformano i padiglioni di FieraMilanoRho in una gigantesca serra di quattro ettari e mezzo dedicata a ognimomento, aspetto, opportunità, visione e innovazione del greenliving: verde vivo, fiori, reciso, macchinari, progetto e paesaggio, vasi, nutrienti e sementi, servizi, decorazione eaccessori i macrosettori principali attorno ai quali si sviluppa la manifestazione leader del verde professionale.


Sviluppata su 3 padiglioni, 45.000mq, Myplant23 conta sulla presenza di 140 delegazioniufficiali di buyer internazionali e 80 aziende estere da 40 Paesi e 5 continenti,soprattutto dall’Europa (50%), principale mercato di sbocco dei prodotti italiani.

Significativa la crescita delle presenze di compratori e operatori dal Medio Oriente (almomento circa il 20% del totale). Tra le categorie dei buyer selezionati ci sono aziendeinteressate al mondo del paesaggio, del vivaismo, dei vasi, macchinari, manutenzione,sementi, reciso, oltre a decisori di grandi catene di acquisto (Garden Center, GD, DIY, Home
& Garden, ecommerce), Pubbliche Amministrazioni, ospitalità, sviluppatori e pianificatori.


Confermata la presenza di rappresentanti e titolari di ville per ospitalità ed eventi, dimorestoriche, parchi archeologici, nazionali, regionali e locali, aziende vitivinicole, istituti di ricerca, orti botanici, complessi termali, outlet, grandi giardini italiani, musei, castelli, regge.

GREEN NETWORK

Decine gli appuntamenti di approfondimento e confronto, molti dei quali in collaborazione con gli Ordini e le principali rappresentanze, leghe, associazioni professionali, confederazioni di categoria.

Il ricco programma dei meeting, ancora in fase di completamento, abbraccia le tematiche cruciali del comparto florovivaistico e delle sue applicazioni, potenzialità e criticità.
Innovazione, paesaggio, arboricoltura, sport, progettazione, illuminazione, forestazione, manutenzione, giardinaggio, spaziando dai mercati ai territori urbani, dal waterfront allo sport, alla salute, alla distribuzione, all’energia.


Il florovivaismo è una industry in grado di contribuire favorevolmente, anche daprotagonista, alle problematiche climatiche e ambientali, dalla forestazione urbana ai benefici economici, salutistici ed estetici che ne derivano.

Patrocini attività convegnistiche

Florovivaismo, gestione del verde, edilizia e paesaggio, illuminazione, garden retail, verde sportivo, motorgarden, arboricoltura, smart mobility, innovazioni tecnologiche, forestazione, decorazione e fiori, verde e salute, standard e normative: questi i macrotemi che saranno approfonditi nel ricchissimo programma di convegni, incontri, workshop e
meeting a Myplant 2023.

La grande green community di esperti, operatori, tecnici, associazioni, ordini professionali, imprese e istituzioni trova nei padiglioni di FieraMilano Rho il luogo di incontro, confronto,aggiornamento e formazione d’eccellenza.

Myplant 2023: un patrimonio unico di conoscenze a disposizione di tutti gli attori delle filiere del verde vegetale e progettato.

MACROAREE DI DISCUSSIONE:

FLOROVIVAISMO
GESTIONE DEL VERDE

GESTIONE DEL VERDE SALUTE

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE

EDILIZIA PAESAGGIO

VERDE SPORTIVO

GARDEN RETAIL

ARBORICOLTURA

FORESTAZIONE

WEDDING

SMART MOBILITY

Programma incontri in costante aggiornamento: https://myplantgarden.com/convegni2023/

Myplant & Garrden

 

Il Giardinaggio e il verde in Italia

Nel 2022, il sell-in è assestato tra i 3 miliardi e 35 milioni e i 3 miliardi e 40 milioni di euro, nuovo record storico dopo il superamento dei 3 miliardi di € nel 2021*.
Dall’anno del debutto di Myplant & Garden (2015), il sellin è cresciuto di 290 milioni di euro.

Piante, vasi, fioriere, accessori, attrezzi elettrici, sistemi di irrigazione, nutrimenti per piante e fiori: gli italiani confermano la passione per il verde domestico, investono nella qualità estetica deglispazi e si prendono sempre più cura degli esterni.
Il giardinaggio si configura sempre più come un fenomeno urbano, sostenuto da nuove proposte,tecnologie, reti di vendita sempre più capillari e digitali, realizzazioni immobiliari che contemplanoquote di giardini, logge, balconi e terrazzi.

Un green trend contagioso in un mercato che sta via via modificando i concetti di agricolturaurbana e hobby garden, dove benessere, salute, sostenibilità, richiamo ecologista, rimedio allo stress cittadino e gratificazione personale sembrano essere le leve su cui si poggia la crescita di questo mercato, cui corrono in aiuto vasi d’arredo, utensili sempre più ergonomici e piccole attrezzature con batterie di nuova generazione.
Che ben si sposano con altre generazioni, quelle
dei Millennials e della Generazione Z (1835 anni), che negli USA ‘valgono’ già almeno il 30% del mercato.

In crescita per i vegetali biologici e i prodotti bio per la cura e il nutrimento di terra e piante, soprattutto laddove si creano microproduzioni alimentari di prossimità fatte di aromatiche, piante da frutto e verdure: è il fenomeno dell’ortogiardino, il noto kitchengarden britannico, che richiede passione, tempo, sensibilità e una corretta manutenzione con, spesso, piante ornamentali a completamento.

Dalla ricerca presentata a Myplant sono emersi due caratteritipo di pollici verdi: gli ‘entusiasti delverde’, prevalentemente residenti nel nord Italia, appassionati di giardinaggio domestico (49% in casa, 51% sul balcone o terrazzo), soprattutto donne, età media 45 anni, prediligono erbe aromatiche, alberi e piante ornamentali, piante grasse e ortaggi.
Per l’interno, il fiore prediletto è
l’orchidea.

L’altra categoria è composta dagli ‘esperti del verde’: impegnati diverse ore alla settimana fuoricasa in orti, giardini (al centronord) o anche piccoli terreni (al centrosud) attigui all’abitazione, producono prodotti per lo più per autoconsumo (frutta e verdura), hanno mediamente 53 anni, si rivolgono alle rivendite specializzate, ai consorzi agrari e ai garden center per i propri acquisti.

I benefici della forestazione urbana

Benefici per i cittadini, le città, il pianeta, le piante e gli stili di vita delle persone: questi sono i risultati attesi dalla politica di forestazione dei centri urbani.
Le UGI infrastrutture verdi urbane sono una rete di interconnessione di spazi verdi alberati urbani e periurbani in grado di fornire una varietà di benefici ambientali, socioculturali, economici e clinicosanitari alle città, oltre a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Il mondo vegetale contribuisce significativamente alla conservazione e al recupero della biodiversità, offrendo benefici e servizi ecosistemici, in diversa misura e rispetto alle suedimensioni, alle specie e al proprio stato di salute:  riduzione delle alterazioni climatiche con l’assorbimento e lo stoccaggio della CO2, la rimozione degli inquinanti atmosferici e dellepolveri sottili tramite l’assorbimento attraverso la superficie fogliare, l’assorbimento dei contaminanti del suolo (fitodepurazione radicale), la moderazione delle acque piovane; la regolazione del microclima urbano e delle temperature urbane mitigando gli effetti delle isole di calore con relativo risparmio energetico da parte dell’uomo , la riduzione dell’inquinamento acustico urbano, il miglioramento del paesaggio urbano, l’aumento e la conservazione della biodiversità delle specie viventi vegetali e faunistiche.

La riduzione del fenomeno isola di calore consterebbe in un abbassamento di temperaturalocale da 2 °C a 8 °C all’interno delle aree urbane. In base ai dati forniti da AlberItalia, gli alberi urbani di grandi dimensioni filtrano gli
inquinanti urbani e il particolato fine; le chiome degli alberi riescono a intercettare fino al 15% delle precipitazioni e rallentano il deflusso superficiale delle acque piovane, permettendo il riassorbimento di acque piovane miglioramento del water
runoff e la diminuzione del rischio idrogeologico; la posa a dimora, quando ben
studiata, degli alberi nelle aree urbane e periurbane può ridurre la temperatura dell’aria da2°a 8°C; un albero adulto in ambiente urbano può incorporare nel legno, nelle condizioni migliori, una quantità di carbonio pari a 1030 kg di CO2 ogni anno, contribuendo così a mitigare il cambiamento climatico.


Tra i contributi di Openpolis, è stato osservato come una superficie molto estesa in ettari di foresta extraurbana riesca a esercitare un’azione di mitigazione della temperatura estiva fino a 170 m dal limite perimetrale; una estesa foresta urbana eserciti tale effetto fino a 100 m di distanza dal limite perimetrale; e che una alberatura stradale influenzi la temperatura circostante mitigandola fino a una distanza di 30 m.

Se in generale la presenza degli alberi può ridurre la concentrazione del PM atmosferico tra il 7 e il 24% entro un perimetro di 100 metri dalla pianta, abbassando la temperatura atmosferica di 28°C, la resa è manifesta anche in termini economici: a New York è stato registrato un beneficio di oltre 100milioni di dollari annui, mentre gli effetti a favore della comunità a San Francisco sono stati tradotti in quasi 160 dollari ad albero all’anno.
Studi scientifici condivisi dalla comunità internazionale affermano che ogni dollaro investito negli alberi urbani, la città riceve un beneficio in prestazione ambientali stimato
tra i 2 e i 5 dollari.
Mo
delli di valutazione italiani perché il capitale naturale non ha (ancora) sistemi dedicati di misura, monitoraggio e segnalazione hanno iniziato a quantificare il ‘reddito’ prodotto dall’investimento nelle aree verdi: il singolo euro si
rivaluta, a seconda dei casi, da 1,3 a 3,7 euro.
Oltre a far registrare un sensibile incremento degli immobili dotati di balconate e verdeperimetrale (Fonte: U.S. Forest Service, 2011).

Secondo gli studi prodotti da ForestaMI, alberi e foreste negli Stati Uniti hanno rimosso 17,4 milioni di tonnellate di inquinamento atmosferico nel 2010, con effetti sulla salute umana valutati per 6,8 miliardi di dollari, generando una grande diminuzione della spesa e del rischio sanitario. E trascorrere del tempo tra gli alberi migliora la salute fisica e mentale aumentando i livelli di energia, accelerando i tempi di recupero e diminuendo la pressione sanguigna e lo stress (fonte: FAO Alberitalia).
Un incremento nella copertura della vegetazione dal 15% al 33% nelle aree urbane ridurrebbe la mortalità dovuta alle ondate di calore tra il 5 e il 28%.

 

 

 

 

 

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