
L’orchidea è da sempre considerato uno dei fiori più eleganti ed ammirati in assoluto, sia per la sua bellezza che per la forma insolita di alcune specie. Col tempo, fortunatamente, la sua coltivazione è diventata possibile non solo in ambienti protetti come le serre, ma anche negli appartamenti e nelle case di tutti.Chiaro che necessita di attenzioni particolari ma l’idea di poter possedere un fiore di tale bellezza tra le mura di casa è sempre motivo di grande soddisfazione.Alcune specie più resistenti, crescono spontaneamente in Europa e si possono trovare in terreni incolti, spesso lasciate nella totale indifferenza.
Coltivazione delle orchideeEsistono due categorie principali di orchidee: quelle tropicali, adatte all’allevamento all’interno di serre o ambienti come appartamenti, oppure le specie più rustiche che in genere possono fiorire a primavera tra i boschi o sui prati incolti ed adattarsi meglio alla coltivazione da esterno ma, allo stesso tempo, rischiano di essere specie protette non sempre reperibili in commercio.Nel momento in cui si decide per l’acquisto di un’orchidea sarà opportuno quindi farsi consigliare bene, valutando quale specie ( preferibilmente tropicale) si adatta meglio al proprio ambiente casalingo.L’esposizione è, come sempre, uno dei primi fattori da prendere in grande considerazione perché, scegliere il giusto luogo per la propria orchidea, significa garantirle una vita migliore e più duratura.La luce è fondamentale purché questo fiore unico non sia esposto direttamente ai raggi del sole, a fonti di calore come caloriferi o, ancor peggio, a spifferi o correnti d’aria fredda.In primavera/estate può essere messa all’esterno purché sia rispettata la stessa regola e magari la si protegga dai raggi diretti del sole ponendola sotto una tettoia, un albero o una zona d’ombra comunque illuminata.Da evitare, sempre e comunque, le zone di oscurità totale che possono disincentivare lo sviluppo delle radici..

Per quanto riguarda l‘irrigazione, è fondamentale sapere che questo tipo di pianta necessita di un buon livello di umidità nell’aria, oltre che di annaffiature regolari e temperature costantemente tiepide. Se le temperature medie dovranno essere attorno ai 18/25°C, sarà comunque bene annaffiare con regolarità almeno una o due volte a settimana verificando che il terreno sia asciutto prima di procedere ad una nuova irrigazione. Il discorso umidità invece è da tenere in grande considerazione perché queste piante sono abituate, nei paesi da cui vengono, ad avere sempre livelli ottimali che servono a nutrirle anche e soprattutto attraverso le foglie. Procedere con nebulizzazioni regolari può essere una soluzione per contrastare il clima secco mentre nel caso si abbia in casa un condizionatore che nelle stagioni calde contribuisce a render troppo basso il livello di umidità, non sarebbe male avvicinare un piccolo umidificatore alla pianta di orchidea..
Il terreno è differente dalle piante tradizionali perché le orchidee crescono tra i rami , le rocce o materiali diversi in cui possano svilupparsi senza necessariamente dover trovar dimora per le proprie radici.Questo significa che in commercio troverete le orchidee “piantate” in vasi con all’interno elementi di corteccia, torba, sfango ma anche polistirolo e materiali simili.Di conseguenza anche le concimazioni, qualora necessarie, potranno essere fatte con fertilizzanti appositi ed in quantità molto limitate, in primavera ed ogni 3 /4 settimane.

Leggenda e significato dell’orchideaL’antica leggenda narra di un ragazzo di nome Orchide al quale cominciarono a spuntare i seni e, col tempo, iniziavano sempre più a evidenziarsi le forme sinuose e delicate femminili. Siccome sia i ragazzi che le ragazze lo evitavano ed il suo carattere diveniva di giorno in giorno più ingestibile, preso dalla disperazione decise di gettarsi da una rupe. Come per incanto, nel luogo della sua morte cominciarono a spuntare dei fiori bellissimi che vennero chiamati orchidee.
L’orchidea , nel linguaggio dei fiori, significa ringraziamento per un amore concesso, il che la rende un regalo da fare a qualcuno che già ricambia un amore o una passione ( un amore concesso appunto).
Specie di orchideee
- Vanda: si suddivide in ulteriori 3 sottospecie con foglie a nastro, foglie cilindriche e foglie intermedie, la vanda non ama molto i vasi e si adatta meglio ai panieri appesi. Può fiorire durante tutto l’anno, con punte massime in primavera e in estate.
- Paphiopedilum: comprende circa cinquanta specie e produce un solo fiore, tuttavia, nonostante la sua coltivazione non sia molto difficile, richiede parecchie cure e per questo si adatta meglio a giardinieri attenti e pazienti. Fiorisce una volta all’anno ma il suo fiore resiste molto nel tempo rispetto ad altre specie.
- Cymbidium: è una specie riconoscibile dall’ampia varietà di colori disponibile. La temperatura media a cui può vivere è compresa tra i 15 e 18° C con punte minime notturne di 10°C. E’ fondamentale che abbia sempre una buona ventilazione.
- Cattleya: è una specie rustica che non richiede particolari cure se non la sospensione delle nebulizzazioni ad ottobre quando comincia il riposo vegetativo e l’accortezza di verificare che ci sia sempre una buona ventilazione e mai uno sbalzo termico superiore ai 5/6 °C.
- Odontoglossum: di questa specie fanno parte circa 300 sottospecie originarie dell’America Centrale e Meridionale. Sono piante da serra fredda, il che significa che devono essere coltivate con una buona areazione e umidità, assenza di raggi di sole diretto e temperature basse ( per un’orchidea ovviamente!)
- Phalaenopsis: è senza dubbio la specie più diffusa e amata nel mondo. Il suo nome infatti deriva è formato dalle parole “Phalena”, cioè farfalla e “opsis”, ovvero simile. Tollera bene le alte temperature purché sistemata all’ombra ed in una zona dove sia ben ventilata. Meglio evitare di portarla all’esterno in estate.
- Dendrobium: con le sue 900 specie è di sicuro una delle orchidee con la famiglia più numerosa in assoluto. Per questo motivo sono state risuddivise in ulteriori sei gruppi classificati in base agli ambienti tipici di coltivazione.
- Brassia: è una specie molto particolare che ha subito molte riclassificazioni nel corso del tempo. I suoi fiori possono avere dimensioni attorno ai 45 cm se misurati dalla punta di un tepalo all’altro. Durante il riposo vegetativo, in genere, non perde le foglie.
- Pleione: originaria di Cina, Tibet e Nepal, questa specie di orchidea è piuttosto rustica e di piccole dimensioni. E’ fondamentale rispettare il suo riposo vegetativo e le temperature minime (3/5° C) a cui è abituata o si rischia di non farla durare nel tempo.
- Dracula: è una specie molto particolare caratterizzata da un centinaio di sottospecie e dal fatto che prediliga le zone ombrose e umide. La Dracula Vampira, la più famosa della specie è localizzabile solo sul monte Pichincha, in Ecuador.
- Cambria: è una specie molto diffusa nelle case e soprattutto in commercio. Non a caso è nata da un mix di altre specie allo scopo di produrre un’orchidea che si adattasse bene alla coltivazione in appartamento. Per questo motivo la sua coltivazione è abbastanza semplice e, per ottenere buoni risultati basta seguire le regole basiche della coltivazioni delle orchidee (vedi sopra).
- Oncidium: l’orchidea ballerina comprende più di 400 specie e, soprattutto una varietà di colori che ne fanno una delle tipologie più apprezzate ed ammirate in assoluto. Anche questa è divisa in vari sottogruppi classificati in base agli ambienti di coltivazione.